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Sambafutebol, un subcontinente nel pallone

In vista dell’imminente mondiale brasiliano martedì 27 maggio alle ore 21 a Roma, nel cuore del popolare quartiere Garbatella, è in programma un originale appuntamento ideato e condotto da Ugo G. Caruso intitolato "Sambafutebol. Il calcio e lo stile di vita brasiliano". Nel corso dell'incontro Caruso, studioso di cultura di massa, grande appassionato di mpb -la musica popolare brasiliana- ma pure fondatore del "Club dei calciofili metafisici", converserà insieme ad un grande campione brasiliano del passato, Angelo Benedicto Sormani, già compagno di squadra di Pelè nel Santos e poi campione euromondiale col Milan del 1968-69 e con Sergio "Brasil" Ovaginian, critico musicale, blogger e grande divulgatore della cultura brasiliana durante quella che ha definito "a noite-maravilha do futebol falado".

Martedì 27 maggio alle ore 21 presso La Villetta (v. Francesco Passino, 26) l'associazione culturale "Altrevie" propone un incontro ideato e condotto da Ugo G. Caruso e intitolato "Verso il Mundial 2014. SAMBAFUTEBOL. Il calcio e lo stile di vita brasiliano". Interverranno Angelo Benedicto Sormani, già compagno di squadra di Pelè nel Santos, poi una grande carriera in vari club italiani dal Mantova alla Roma e campione italiano, europeo e mondiale col Milan di Nereo Rocco nel 1968-69 e Sergio Ovaginian, critico musicale e divulgatore instancabile della cultura brasiliana dal suo seguitissimo blog, vero punto di riferimento per tutti i "brasilianofili" italiani.

Insieme a Caruso esploreranno le ragioni lontane per cui nessun altro sport è identificabile con qualsivoglia paese come il calcio col Brasile. Saranno esplorate le ragioni lontane per cui nessuno sport al mondo è identificato con un paese come il calcio con il Brasile. Una passione assoluta che accomuna i brasiliani di tutte le razze, classi e latitudini. Una ricognizione a tutto campo nel mito planetario del calcio bailado attraverso la rievocazione dell'opera dei suoi straordinari aedi, da Ary Barroso a Joao Saldanha, passando per i fratelli Mario Filho e Nelson Rodrigues, scrittori come Jorge Amado e Rubem Fonseca o musicisti come Jorge Ben Jor e Chico Buarque.

Ripercorreremo le gesta dei tecnici della Seleçao verdeoro e dei club più titolati che hanno cambiato la storia del "futebol arte" ma soprattutto dei suoi campioni leggendari, artefici di tante vittorie: Leonidas e Ademir, Chinesinho e Julinho, Dino Sani e Gilmar, Didì e Vavà, Manè e Pelè, Altafini e Amarildo, Rivelino e Jairzinho, Zico e Socrates, Junior e Mario Sergio, Careca e Romario, Leonardo e Rivaldo, Cafu e Roberto Carlos, Ronaldo e Ronaldinho, Julio Cesar e Kakà, Thiago Silva e Neymar. Senza trascurare fenomeni tipici come i radialistas, le torcidas e i gemellaggi con le scuole di samba. E il difficile rapporto col potere politico, dalle lunghe e buie stagioni delle giunte militari coincise con il sempiterno Joao Havelange ai vertici del calcio brasiliano e poi della Fifa alla vetrina voluta da Lula e Dilma Rousseff per il loro nuovo Brasile, divenuto un colosso emergente, seppure con i suoi immensi problemi irrisolti. Un appuntamento imperdibile che cercherà di fondere per una volta di fondere intorno al calcio passione e ragione, scoprendo nella straordinarietà brasiliana la quintessenza dello sport più amato nel mondo.

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