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Socrates e la democrazia corinthiana. Quando il calcio si schiera contro il potere

A Cosenza, al Cinema Modernissimo (Corso Mazzini, 48) martedì 16 alle ore 21 verrà proiettato "Socrates, uno di noi" di Mimmo Calopresti, prodotto dalla Rai nel 2014. L'appuntamento promosso dall'associazione culturale "La centrale dell'arte" nel quadro della Festa delle Invasioni dopo il saluto di Franco Dionesalvi, direttore artistico della manifestazione, sarà introdotto da Alessandro Russo, curatore dell'evento e redattore della Gazzetta dello Sport e condotto dalla giornalista Raffaella Salamina. Insieme all'autore, Mimmo Calopresti, converseranno Valerio Caprara, già docente di Storia del cinema all'Università di Napoli, critico cinematografico de Il Mattino e presidente della Film Commission Campania e Ugo G. Caruso, storico dello spettacolo, studioso di cultura di massa e frequentatore assiduo della mpb (musica popolare brasiliana) ma qui entrambi nella duplice veste di cinecritici e di irriducibili "calciofili militanti".

Il documentario trasmesso in televisione l'11 giugno scorso nel programma Doc 3 è ovviamente dedicato a Socrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira, fantasista di centrocampo, celebre per il suo colpo di tacco, già capitano della Seleçao, idolo del tifo paulista (prima Botafogo poi Corinthians), medico pediatra, scomparso anzitempo nel 2011. Alla sua figura romantica e maudit per gli eccessi autodistruttivi che ne hanno determinato la fine prematura dopo lunga malattia ma soprattutto al suo impegno civile e politico sono ispirati pure due libri usciti di recente: Un giorno triste così felice di Lorenzo Iervolino (66TH A2ND), Compagni di stadio. Socrates e la Democrazia Corinthiana di Cavalcante Solange (Fandango) e se ne parla diffusamente anche in Calciatori di sinistra. Da Socrates a Lucarelli: quando la politica entra in campo (Isbn). "Vorrei morire di domenica, mentre il Corinthians diventa campione" aveva detto una volta Socrates. E infatti quando il Corinthians vinse il campionato brasiliano tutta la squadra spese il minuto di silenzio per ricordarlo con le lacrime agli occhi e con il pugno chiuso verso il cielo, il gesto che un tempo era stato del Doutor. "Non ci interessava il solito documentario calcistico, ma volevamo che fosse il racconto della sua figura di ribelle e di libertario, quella di Che Guevara del calcio" ha dichiarato Mimmo Calopresti che lo ha scritto con Marco Mathieu con cui condivide il tifo per il Torino. Socrates fu infatti il principale artefice insieme ai suoi compagni Wladimir e Casagrande di quel singolare esperimento detto appunto "democrazia corinthiana", una sorta di autogestione della squadra, la quale presto passò ad affermare con messaggi scritti sulle maglie principi fortemente polemici con la giunta militare al potere allora in Brasile. Durante l'incontro cosentino ci sarà modo di discutere di questa singolare biografia, così come del gol segnato proprio da Socrates contro l'Italia nello stadio de Sarrià ai Mondiali del 1982 quando era alla guida di quella favolosa Seleçao incredibilmente perdente che schierava insieme campioni come Zico, Falcao, Cerezo, Junior, ecc. nonché della crepuscolare esperienza italiana nel 1984, intrapresa a seguito dell'ennesima delusione politica riservatagli dalle forze conservatrici del suo paese, con la casacca della Fiorentina, a proposito della quale vale la pena di ricordare quanto disse egli stesso ai cronisti che lo intervistarono al suo arrivo: "Ho scelto Firenze per l'arte, per i suoi tifosi e perché potrò finalmente leggere Gramsci in italiano".