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1960. Un’altra estate incantata, fatale firmata Stephen King

“Flashback”, il cineappuntamento di Ugo G. Caruso arriva inaspettatamente a quota 43. Infatti il Cineforum Falso Movimento di Rovito animato dall'infaticabile Giuseppe Scarpelli convoca i suoi sodali e tutti i cinefili dell'area urbana cosentina per lunedì 11 maggio alle ore 21 al Teatro Comunale di Rovito (Cosenza) dove Ugo G. Caruso presenterà Cuori in Atlantide (Hearts in Atlantis - USA 2001), magnifica prova del regista australiano Scott Hicks, già autore del pluripremiato Shine.

Ecco come ce lo presenterà Caruso: "Si tratta di un bellissimo film che molto mi colpì quando lo vidi in sala, dove peraltro passò alquanto inosservato, forse per la delusione dei fans di Stephen King, amanti di emozioni forti e truci. Il film è liberamente ispirato infatti al racconto Low men in yellow coats, tratto dalla raccolta Hearts in Atlantis pubblicata nel 1999, ma non appartiene al genere horror, sebbene sia pervaso da un senso di mistero per le implicazioni paranormali della vicenda. Semmai si apparenta strettamente a Stand by me - Ricordo di un'estate (1987), il magnifico film di Rob Reiner, tratto dal racconto The body, sempre di King. Ne potrebbe rappresentare quasi una variante o, a pensarci bene, un seguito ipotetico. Lì eravamo nel '59, qui un anno dopo, nell'estate del 1960, ancora in piena Guerra fredda. Ma anche questa sarà un'estate incantata, fatale, indimenticabile e al pari di quella segnerà un passaggio d'età fondamentale tra l'infanzia e l'adolescenza. Come Stand by me, anche il film di Hicks, non solo per la comune matrice letteraria ma pure per atmosfera e tonalità narrative si iscrive nel genere del "romanzo di formazione", come ormai avrete capito, a me molto caro. Proviamo a raccontarne la storia per sommi capi: un vecchio guantone di baseball ricevuto per posta induce Bobby Garfield, affermato fotografo, a ritornare indietro nel tempo, all'indimenticabile estate del 1960, quella dei suoi 11 anni, quando una serie di eventi straordinari segnarono la fine della sua infanzia. Allora viveva ad Harwich con la madre, una giovane vedova delusa dalla vita e presa dai propri problemi. Ma proprio nel giorno del suo compleanno si presenta un nuovo inquilino che abiterà con loro: Ted Brautigan, un uomo maturo dal passato misterioso, tormentato da trance precognitive che però non gli impediscono di stabilire un rapporto di profonda amicizia con Bobby ed i suoi amichetti del cuore, Carol e Sully. Ben presto Ted rivelerà al ragazzo che strani uomini in grigio sono sulle sue tracce ed in breve gli eventi precipiteranno. Ma non prima che l'uomo abbia dischiuso al ragazzo un'altra idea della figura di suo padre e lo abbia aiutato a superare le proprie paure e a comprendere le occasioni che offre la vita. Interpretato da un memorabile Anthony Hopkins accanto ad Anton Yelchin, Hope Davis, Mika Boorem e David Morse, il film, sceneggiato da William Goldman che ha scremato il romanzo di King delle implicazioni più cupe, si avvale dell'efficace colonna sonora di Michael Danna e della notevole fotografia di Piotr Sobicinski, già collaboratore di Kieslowski, purtroppo scomparso al termine delle riprese. Film sulla memoria del passato che ritorna e sui momenti magici che segnano un'esistenza, "Cuori in Atlantide" a tratti e non solo per l'ambientazione - la provincia americana degli anni sessanta - fa pensare ad un lungo episodio della celebrata serie The Twilight Zone (Ai confini della realtà) aggiornato ad un'estetica contemporanea. E per quanto mi riguarda non potrei fargli complimento migliore".