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Cinema e Filosofia

“Pina”: cos'è la “rimediazione” e come Wenders la usa con il 3 D

di Riccardo Tavani

Il neologismo “rimediazione” sta a indicare il passaggio, la traslazione di un'immagine, di una rappresentazione da un medium all'altro. In questo film di Wim Wenders sulla coreografa tedesca Pina Baush abbiamo addirittura un intreccio, una tessitura vera e propria di rimediazioni. Il primo medium della rappresentazione è la danza, la quale trasla in quello del teatro, che a sua volta passa a quello del cinema, e a questo viene applicata la “rimediazione” della tecnologia digitale in 3 D.

“Scialla!”: l'incapacità di fare il padre e la “forclusione” di Lacan

di Riccardo Tavani

Sì, a sciallare si scialla, ovvero si sta quieti, tranquilli in questo film, anche troppo. Il tema è certamente importante, quello della incapacità di un’intera società, e non di singoli individui, di assolvere al compito della paternità. Quel buco, quel vuoto strutturale, incolmabile nella psiche umana rispetto alla figura del padre, per il quale Lacan ha coniato il termine forclusione, è anche ben rappresentata dalla figura esistenzialmente auto sedata dell’ex docente Bruno Beltrame, con aspirazioni letterarie ormai sopite.

“Una separazione”: l’impossibile sguardo della verità

di Riccardo Tavani

Il dramma è subito posto, già nella prima inquadratura e nel primo brandello di dialogo. Simin e Nader, moglie e marito, sono in tribunale davanti a un giudice civile: la donna chiede di divorziare perché l’uomo non vuole lasciare con lei l’Iran. Hanno ottenuto entrambi il permesso di espatriare con la loro figlia undicenne Termeh, ma Nader non solo non vuole seguirla ma le nega il permesso di andare via con la ragazza.

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