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Agosto, le iniziative al Valle Occupato


         Bollettino del Valleoccupato n° 2

L'Italia che sta al Valle

La parte invisibile

“Bisogna scagliarsi contro le vittime”, diceva Artaud non molto tempo fa, nel secolo precedente e lontano. In vari modi, però più subdolamente che apertamente, questo è stato fatto e ora è venuto il momento di chiedersi come sta la democrazia, lei che ha a che fare più con i cominciamenti dell’uomo che con la manutenzione dei suoi effetti. Qualcuno diceva che, in qualche modo, gli uomini, all’inizio, sono sempre più democratici, più interessati a condividere le cose che scoprono o che raggiungono e poi, col tempo, si lasciano prendere dalle paure e dagli egoismi. Il tempo, dunque, sarebbe la prima causa del fallimento umano. Così, in questa nostra epoca, vittima inutile, la democrazia osserva il suo aguzzino sdraiata sul letto, supplichevole e lasciva, come se lo specchiamento potesse ancora funzionare, mentre l’uomo, invece, va avanti e indietro nella stanza non avendo il coraggio di fermarsi e guardarla negli occhi, non avendo la forza di portarla a curarsi, non sapendo che fare con questo corpo così giovane e così vecchio.

NESSUN DORMA

Il dato è tratto, Berlusconi non tornerà indietro: tenterà in tutte le maniere di cambiare la nostra carta costituzionale anche a colpi di mano in Parlamento, con una maggioranza comprata senza ritegno. Tanto cosa importa se il successivo referendum costituzionale non confermerà le modifiche, intanto lui si parerà il culo con norme che gli consentano di scamparla ai processi in corso. Poi porterà avanti in Commissione di Vigilanza Rai le norme per addomesticare i talk show e in men che non si dica ci ritroveremo nel momento più aspro e totalitario del golpe berlusconiano.

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