di Andrea Dosi
C'è un lago a oltre 3600 metri sotto i ghiacci del polo sud in cui potrebbero proliferare nuove forme di vita. E' il lago Vostok, il lago di acqua dolce più grande dei 70 laghi subglaciali dell'Antartide e il più grande lago subglaciale del mondo: è lungo 250 km, largo 50 km e profondo 600 metri; si estende per una superficie di 12000 km quadrati, praticamente quanto la Campania. Se gli scienziati troveranno delle forme di vita nel lago Vostok, allora vuol dire che la vita potrebbe proliferare ovunque, anche in ambienti extraterrestri. Anche se si trattasse semplicemente di batteri sarebbe una scoperta scientifica importantissima, perché è da questi che poi si è originata la vita delle piante e degli animali. I ricercatori russi sono riusciti a raggiungere dopo 30 anni il lago Vostok, perforandolo fino alla superficie, e adesso studieranno cosa c'è nell'acqua dolce del lago polare.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale alcuni Stati sovrani stabilirono alcune basi in Antartide, ufficialmente per motivi scientifici. L’Unione Sovietica costruì una base situata presso le coordinate 78 gradi 27’ Sud e 106 gradi 50’ Est, e la chiamò Vostok (est, in russo).Oggi la stazione Vostok è la più isolata delle 67 stazioni scientifiche (appartenenti a 30 Stati differenti), che attualmente esistono in Antartide, e viene rifornita dalla stazione Mirny, nella costa antartica. Nel 1970, in seguito a delle prospezioni radar effettuate per mezzo di aerei, i russi dichiararono che la loro base era stata costruita casualmente proprio nel luogo esatto dove, più di tre chilometri e mezzo più in basso si trovava il più grande lago subglaciale del mondo, che fu anch’esso battezzato Vostok.
Secondo i dati ufficiali la temperatura dell’acqua del lago sarebbe di -3 gradi celsius, e la forma liquida dell’acqua del lago sarebbe mantenuta dall’enorme pressione causata dalla calotta di ghiaccio. Altre fonti indicano invece che in alcuni punti del lago si raggiungerebbe la temperatura di 19 gradi celsius, e ciò indica che probabilmente, al di sotto del lago, vi sia una forte attività geotermica. A partire dal 2001 un gruppo di scienziati statunitensi ha iniziato a sorvolare il lago Vostok a bassa quota, con lo scopo di studiare l’attività magnetica che si verifica presso il lago. Durante questi sorvoli è stata scoperta una potente anomalia magnetica nella zona sud-orientale del lago. La discrepanza è stata calcolata in 1000 nanotesla (l'unità per misurare l'intensità del campo magnetico), una quantità enorme, le cui cause sono ignote. Altra caratteristica dell’anomalia è la sua straordinaria ampiezza: si estende per ben 166 chilometri quadrati.
Inizialmente si tentò di spiegare l’anomalia magnetica con cause naturali. Michael Studinger, della Columbia University, sostenne che molto probabilmente la crosta terrestre è molto sottile presso il fondo del lago, pertanto la vicinanza con il mantello causerebbe un aumento dell’attività magnetica. Il geologo Ron Nicks invece sostiene esattamente il contrario: la sottigliezza della crosta e la conseguente vicinanza del mantello, causerebbe un riscaldamento della crosta stessa e ciò dovrebbe ridurre l’attività magnetica, invece di aumentarla. Altre teorie un po' fantastiche, sostengono che l'incremento magnetico potrebbe essere causato da rovine metalliche di un'immensa città scomparsa migliaia di anni fa; o addirittura da un enorme cristallo, fonte di energia della civiltà degli atlantidei, che popolavano questi luoghi in un passato remoto. Ad oggi però non si è ancora capito nel dettaglio se questa anomalia sia dovuta a cause naturali o meno.
La perforazione del ghiaccio che sovrasta il lago era arrivata fino a 120 metri dalla superficie di quest'ultimo. L’analisi effettuata sulle carote ha portato alla luce frammenti di ghiaccio primordiale che analizzati al microscopio elettronico hanno rivelato la presenza di piccole quantità di microbi e altre bizzarre creature microscopiche mai viste fino a quel momento. Questi batteri provengono molto probabilmente dal cosiddetto “ghiaccio accresciuto”, cioè originato da acqua di lago ricongelata. Ipotesi che porta a concludere che “molte altre strane cose aspettano di essere scoperte nel lago Vostok”, come sostiene Richard Hoover della NASA. Potrebbero essere scoperti microbi o batteri completamente sconosciuti, che hanno preso un cammino evolutivo diverso. Ora vedremo cosa troveremo in questo lago e cosa gli scienziati ci diranno. Ma già trovare forme di vita in un ambiente così inospitale potrebbe essere già di per sé una scoperta scientifica dall'importanza enorme, perché significherebbe che la vita potrebbe svilupparsi anche in ambienti molto rigidi, come sulle lune di Giove e Saturno, Europa ed Encelado, anch'esse quasi totalmente ghiacciate con acqua sotto allo strato di ghiaccio. O potremmo addirittura trovare delle piccole forme di vita in qualche altro pianeta, magari nemmeno così remoto come pensiamo.