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La SIAE “sequestra” i fondi per i contributi di solidarietà, e gli autori si ribellano

Gli artisti associati Siae non ci stanno a vedersi tagliato l'assegno di solidarietà. Una delibera commissariale ha di fatto modificato il Fondo di Solidarietà, interrompendo dall'oggi al domani l'erogazione degli assegni di professionalità dell'importo di 615 euro mensili. Gli assegni verranno quindi corrisposti solo a coloro che hanno superato i 65 anni di età e che non percepiscono redditi superiori agli 8 mila euro per lo svolgimento della propria attività artistica.

Su Facebook intanto è spuntata una lettera indirizzata ad Adriano Celentano, da settimane al centro delle polemiche il cachet incassato a San Remo (300 mila euro che verranno devoluti in beneficenza per azzittire le malelingue) da parte di un ex componente delle Orme, denunciando la situazione che centinaia di artisti si trovano a vivere in seguito alla decisione della Siae.

In seguito alla chiusura del Fondo di Solidarietà da parte dei commissari della Siae e del suo dg Gaetano Blandini, che di fatto da un giorno all'altro e senza preavviso, tolgono l'assegno di professionalità agli autori italiani che ne avevano acquisito il diritto, accantonando i loro soldi versati negli anni con il 4% dei proventi maturati, i Comitati dei Millesoci e dei Milleautori si sono riuniti il 21 Febbraio alle 21 al Teatro Lo Spazio, Via Locri, 42 Roma, per chiedere la sospensione della delibera commissariale e perchè la Siae ritorni al più presto alla gestione ordinaria, dove le esigenze e i diritti degli autori vengano rispettati. Ecco il comunicato:
"Sono autori di musica, teatro, radio, cinema, televisione. Sono anche vedove e orfani di professionisti che hanno fatto la storia della cultura e dello spettacolo italiani. Ci sono anziani e disabili. Alcuni sono personaggi noti ancora sulla cresta dell'onda, tanti sono coloro in prossimità di uscire dal mercato del lavoro.

Dato che nel paese dell'arte nessuno ha mai pensato ad un welfare per gli "artisti", si erano organizzati da soli e attraverso la Siae, che tratteneva una percentuale dai diritti d'autore avevano costituito un Fondo di Solidarietà, alimentato in maniera più consistente dai più fortunati, per garantire un piccolo assegno mensile per gli anni più difficili, perché il mestiere dell'autore è fatto di alti e bassi. Mille e 85, a cui se ne sarebbero aggiunti altri, che via via avrebbero potuto maturare il diritto. Senza chiedere un euro allo Stato, accantonando ben 87 milioni di euro.

A questo punto lo Stato è arrivato, non per aiutarli naturalmente, ma per impedire questa mutua assistenza, che è anche un riconoscimento professionale, per impedire loro la gestione dei loro soldi, per imporre attraverso il Commissariamento della Siae, la chiusura del Fondo di Solidarietà, da un giorno all'altro, senza preavviso. Leggi, sentenze, impedimenti, normative vecchie e inadeguate, che da un lato vengono utilizzate per non permettere a centinaia di persone di avere questa piccola, ma indispensabile risorsa, dall'altro per non restituire i soldi accantonati o per dirottarli ad altro scopo. I mille autori si riuniscono il 21 febbraio alle ore 21 al Teatro Lo Spazio, Via Locri, 42, Roma, per chiedere la sospensione della delibera commissariale e perchè la Siae ritorni al più presto alla gestione ordinaria, dove le esigenze e i diritti degli autori siano rispettati.

PROMUOVONO L'INIZIATIVA:
Anac (Associazione Nazionale Autori Cinema), Anart (Associazione Nazionale Autori RadioTelevisivi), ASSTeatro (Associazione Sindacale Scrittori di Teatro), Comitato dei Millesoci, Centro Nazionale di Drammaturgia, Crea-Unione opere dell'ingegno, Siad (Società Italiana Autori Drammatici, Sindacato Nazionale Scrittori-CGIL, Teatro Lo Spazio

HANNO PARTECIPATO ALL'INCONTRO: Valentina Amurri, Nicola Badalucco, Luca Barbarossa, Alberto Bassetti, Maricla Boggio, Linda Brunetta, Mario Castelnuovo, Maria Letizia Compatangelo, Tony Cicco, Massimo Cinque, Diego Cugia, Grazia Di Michele, Edoardo Erba, Vittorio Franceschi, Fabrizio Frizzi, Viviana Girani, Giancarlo Governi, Michele Guardì, Patrizia La Fonte, Riro Lerici, Angelo Longoni, Luigi Lopez, Piero Montanari, Giuseppe Manfridi, Silvia Nebbia, Lino Patruno, Giuseppe Piccioni, Gigi Proietti, Mariano Perrella, Ugo Porcelli, Tito Rinesi, Claudio Rocchi, Gino Santercole, Massimo Santoro, Giulio Scarpati, Susanna Schimperna, Ettore Scola, Vito Tommaso, Giovanni Tommaso, Stefano Torossi, Alessandro Trigona Occhipinti, Francesco Verdinelli, Edoardo Vianello.
 

L'appello

AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

AL MINISTRO DEI BENI CULTURALI.

p/c AL COMMISSARIO SIAE

Gli autori iscritti alla SIAE si rivolgono a Voi, massime istituzioni dello Stato, al fine di ottenere un Vostro autorevole intervento in merito ad un atto che consideriamo molto grave.

Ci riferiamo alla delibera con cui si aboliscono le erogazioni -i cosiddetti assegni di professionalità- del Fondo di Solidarietà della SIAE, firmata dal Commissario Straordinario in presunta conformità al mandato presidenziale di risanamento economico della Società. Gli autori accolgono criticamente il provvedimento e, in primo luogo, ritengono inaccettabili le modalità d'applicazione della delibera stessa.

Da decenni consideriamo i sussidi erogati dal Fondo di Solidarietà un diritto acquisito, sul quale contare per compensare in età avanzata la mancanza di regolari entrate da lavoro -comunque precario ad ogni età- o l'assenza di pensione, a volte impossibile da ottenere per la difficoltà di raggiungere i requisiti per l'accesso alle prestazioni previdenziali.

La condizione di insicurezza economica riguarda la stragrande maggioranza dei beneficiari del Fondo di Solidarietà. Dal 15 Novembre 2011, con la firma della delibera, il loro diritto ad un sostegno economico, per altro piccolo, è stato totalmente cancellato con effetto immediato. Con esso la polizza assicurativa collettiva collegata al Fondo.

Siamo sgradevolmente colpiti dall'indifferenza mostrata dalla gestione commissariale per gli effetti devastanti sul piano umano che un' applicazione così brutale del provvedimento comporta.

In secondo luogo, gli autori criticano duramente che sia la sola gestione commissariale a decidere il nuovo utilizzo dei circa 87 milioni del Fondo di Solidarietà. Ci domandiamo: perché questi soldi, frutto del versamento di una percentuale dei diritti di ogni autore (il 4%) e di ogni editore (il 2%), a scopo solidaristico, devono essere per decisione commissariale solo parzialmente usati a tale scopo e per il resto genericamente utilizzati a "favore degli autori?"

Non toccherebbe forse a chi, per imposizione statutaria, li ha versati, decidere se chiederne la restituzione o stabilirne un differente e dettagliato utilizzo?

Noi autori comprendiamo e condividiamo le finalità di "risanamento e rifondazione" della SIAE contenute nel mandato presidenziale e concordiamo che il regolamento del Fondo vada riformato per non contravvenire alle leggi normative delle Casse Previdenziali, ma contestiamo l'affermazione della gestione commissariale che l'erogazione dei sussidi, una volta estesa a tutti gli autori professionisti, non sia sostenibile dal Fondo stesso e dunque dannosa per la SIAE. La contestiamo perché il Fondo è a gestione separata dal bilancio SIAE e perché la questione è stata a lungo vagliata da un comitato di autori ed esperti, in precedenza incaricato della stesura di un nuovo regolamento per il Fondo. Regolamento oggi non accettato dagli organi di vigilanza, nonostante i loro rappresentanti seduti nel CdA, per anni abbiano condiviso le discussioni sull'argomento senza mai sollevare eccezioni di illegittimità.

Il nostro suggerimento è che si tenga conto delle indicazioni fornite da questo regolamento, efficace in senso economico e rispettoso della finalità di mutua assistenza, per cui autori più fortunati offrono sostegno a colleghi professionisti, nella comune consapevolezza che il nostro lavoro è precario e sempre suscettibile di alterne fortune. In attesa, ovviamente, che anche per gli autori arrivi finalmente il tempo di una legge che ne garantisca ammortizzatori sociali e welfare.

Per tutti questi motivi confidiamo sul Vostro intervento affinché venga annullata la delibera relativa al Fondo di Solidarietà e sia restituita validità al vigente regolamento finché organi sociali democraticamente eletti non provvedano tempestivamente alle modifiche più opportune.

IL COMITATO DI MOBILITAZIONE:

Unione Opere dell'Ingegno CREA ANART Associazione Nazionale Autori Radiotelevisivi e Teatrali ASSTeatro Associazione Sindacale Scrittori di Teatro CENDIC Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea SACT Scrittori Associati di Cinema e Televisione SNS Sindacato Nazionale Scrittori AIDAC Associazione Italiana Dialoghisti Adattatori Cinematografici ANAC Associazione Nazionale Autori Cinematografici SIAD Società Italiana Autori Drammatici MOVEM Movimento Emergenza Cultura Spettacolo Lavoro. Tra le cui associazioni aderiscono in particolare: ApTI Associazione per il Teatro Italiano Arci Articolo 21 Federazione CEMAT Centri Musicali Attrezzati Fed It. Art. Federazione Italiana Artisti Nuova Consonanza SNCC Sindacato Nazionale Critici Cinematografici

HANNO SOTTOSCRITTO L'APPELLO GLI AUTORI:

Valentina Amurri, Nicola Badalucco, Alberto Bassetti, Maricla Boggio, Antonia Brancati, Linda Brunetta, Gianfranco Calligarich, Maria Letizia Compatangelo, Massimo Cinque, Diego Cugia, Grazia Di Michele, Edoardo Erba, Vittorio Franceschi, Viviana Girani, Giancarlo Governi, (Ugo Gregoretti ?), Patrizia La Fonte, Riro Lerici, Carlo Lizzani, Angelo Longoni, Luigi Lopez, Michele Mirabella, Piero Montanari, Giuseppe Manfridi, Silvia Nebbia, Lino Patruno, Giuseppe Piccioni, Mariano Perrella, Ugo Porcelli, Gigi Proietti, Tito Rinesi, Claudio Rocchi, Gino Santercole, Massimo Santoro, Giulio Scarpati, Ettore Scola, Stefano Torossi, Alessandro Trigona Occhipinti, Francesco Verdinelli, Stefano Vacca Maggiolini, hanno partecipato tra gli altri (a mia memoria): Renzo Arbore, Massimo Calabrese, Piero Calabrese, Andrea Ciullo, Gianni Clementi, Ennio Coltorti, Stefano Marcucci, Roberta Lerici, Renato Marengo, Maurizio Minasi, Adelmo Musso, Claudio Natili, Achille Oliva, Tony Pagliuca, Michele Paulicelli, Piero Pintucci, Biagio Proietti, Floriana Rocchi, Toni Santagata, Stefano Senesi, Silvio Spaccesi, Aldo (gimmi) Tamborrelli, Vito Tommaso, Giovanni Tommaso, Edoardo Vianello, Carla Vistarini

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