Emilio Fede lascia Mediaset. Licenziato, quasi cacciato, scrive Il Fatto Quotidiano. Sarà Giovanni Toti, attuale direttore responsabile di ‘Studio aperto‘, il nuovo direttore designato del Tg4. Lo rende noto un comunicato di Mediaset.
Un divorzio clamoroso per il giornalista approdato a Mediaset quando già era uno dei volti noti del telegionale Rai e che ha creato l’informazione delle tv di Berlusconi oltre che promuovere e accompagnare l’ascesa politica del suo “amico” Silvio. Accompagnando anche la vita privata del premier, onnipresente negli scandali fino all’“affare” Ruby e al caso Lele Mora. Secondo il Corriere della Sera per la buonuscita di Fede dal TG4 si parla di «trattative non andate a buon fine».
C’è una ricorrenza nella carriera professionale di Emilio Fede. Il suo rapporto con la Rai terminò nel 1987 in seguito ad un processo per gioco d’azzardo. Due anni dopo il passaggio alla Fininvest come direttore di Video News e successivamente di Studio Aperto, che sarà il primo notiziario ad annunciare in diretta l’inizio della prima Guerra del Golfo il 17 gennaio 1991, proprio nel giorno della sua prima messa in onda su Canale 5. Il passaggio alla direzione del Tg4 arriva nel 1993, dove è rimasto fino ad oggi.
Dopo mesi in cui si trattava la sua uscita dal Tg4 , la trattativa si è bruscamente interrotta, pare anche a causa di quei 2,5 milioni di euro in contanti che lo stesso fede avrebbe tentato di portare in Svizzera , pur se lui ha fermamente negato le circostanze. Comunque sia, il sodalizio che sembrava eterno (o quasi) si è rotto. Come il giornalista aveva anticipato tempo fa, tra il serio e il faceto: “Quando Berlusconi lascerà, lascerò anch’io” .
DI MEZZO CI SONO GLI AVVOCATI – Stando a quanto si rumoreggia nei corridoi Mediaset, la situazione è precipitata bruscamente nella giornata di mercoledì. Dicono alcuni che l’azienda abbia convocato addirittura un folto gruppo di avvocati per troncare la trattativa in corso con Fede senza che lui avesse poi la possibilità di rivalersi contro la stessa Mediaset. Vista la decisione finale, sembra proprio che sia stata trovata la quadratura del cerchio, in tempi record. E pare che la goccia che ha fatto traboccare il vaso sia stata la frase riferita a Fede al Corriere della Sera sulla vicenda dei 2,5 milioni di euro: “C’è un complotto dentro a Mediaset contro di me”, ha detto Fede. Pare che a Fedele Confalonieri, che ha sempre difeso il giornalista, questa accusa non sia andata giù.
LA CARRIERA – Nel 1964 sposa Diana De Feo, la figlia di Italo De Feo, allora vicepresidente della Rai. Fede viene inviato in Africa dove resta per 8 anni. Nel 1976 approda al Tg1 come conduttore, diventandone direttore dal 1981 al 1983. Sotto la sua direzione la testata racconta la tragedia della morte di Alfredino Rampi, a Vermicino. Nel frattempo si candida alle elezioni politiche del 1979 nelle liste del Partito Socialista Democratico Italiano (Psdi). Il rapporto con la Rai termina nel 1987 in seguito ad un processo per gioco d’azzardo (finito con la sua assoluzione). Il passaggio alla Fininvest arriva nel 1989, come direttore di Video News e successivamente di Studio Aperto, che sarà il primo notiziario ad annunciare in diretta l’inizio della prima Guerra del Golfo il 17 gennaio 1991, proprio nel giorno della sua prima messa in onda su Canale 5. Il passaggio alla direzione del Tg4 arriva nel 1993, dove è rimasto appunto fino ad oggi.
da Oggi e AGDnews