"In sala con il filosofo" , la rubrica di 3D che recensice i film in sala secondo i parametri del pensiero contemporaneo, questo mese si è occupato - prima che i David si tenessero - del lavoro dei fratelli Taviani ambientato a Rebibbia, " Cesare deve morire", E lo ha fatto chiedendo di commentare il film a un professore che dietro le sbarre ci è stato. La sua riflessione si trova ancora in edicola fiono al 12 maggio, inserita nell'inserto cultura del magazine ambientalista TERRA.
Per Paolo Virno il carcere, in particolare quello di Rebibbia a Roma, è stato un capitolo importante della sua vita. Oggi è uno dei pensatori contemporanei maggiormente apprezzati, soprattutto all’estero, ma lo studio della filosofia, fin dagli anni giovanili, non è stato mai separato da un suo impegno politico diretto nei movimenti della sinistra operaista, per il quale ha pagato anni di reclusione nelle sezioni speciali dei carceri anche di Novara e Palmi.
Paolo Virno è nato a Napoli nel 1952 ed è docente di Filosofia del Linguaggio all’Università Roma Tre. La sua importanza nel dibattito filosofico internazionale è cresciuta negli ultimi anni con una serie di pubblicazioni che hanno offerto uno sguardo assolutamente originale sui temi cruciali del pensiero contemporaneo. Virno attualizza il concetto marxiano di “general intellect” insieme a quello di “katechòn”, ripreso da San Paolo e Carl Schmitt. Il katechòn è la forza che non nega il male, non pretende di annullarlo, ma lo abbraccia per trattenerlo, contenerlo. Il general intellect è la potenza creativa alla base dalle forme attuali di produzione, ma nello stesso tempo soffocata nel suo espandersi verso più avanzate forme di vita. Tra le principali opere di Paolo Virno, Parole con parole. Poteri e limiti del linguaggio (1995), Esercizi di esodo. Linguaggio e azione politica (2002), Grammatica della moltitudine. Per un’analisi delle forme di vita contemporanee (2002), Quando il verbo si fa carne. Linguaggio e natura umana (2003), E così all’infinito. Logica e Antropologia (2010). DeriveApprodi ha recentemente riedito il suo saggio del 1986 Convenzione e Materialismo. Sta ultimando un libro sulla negazione logica e linguistica.