Pietro Grasso presidente della Regione Siciliana. La suggestione è grande e il passaggio sarebbe storico. Detto questo, allo stato di certo ci sono solo le parole che lo stesso Grasso ha detto in un intervista al mensile "S", rispondendo alla domanda che ipotizzava un passaggio alla politica del procuratore Antimafia: "Mai dire mai...".
Le più recenti immagini pubbliche di Grasso sono quelle di un procuratore che va a Brindisi, che mette ordine tra le troppe cose dette dai magistrati, e che con rabbia promette di prendere l'assassino stragista. Poi, quelle di Palermo, con Grasso che al porto, sotto una pioggia fitta, scende da una delle navi antimafia con migliaia di ragazzi provenienti da tutta Italia per ricordare Falcone e Borsellino. E poi, nella serata del 23, sull'erba dello stadio Barbera per una partita del cuore vinta dai magistrati contro la nazionale cantanti, grazie anche a un bravissimo Manfredi Borsellino.
Questo l'ultimo Pietro Grasso, visibilmente felice per le manifestazioni di Palermo all'insegna del coraggio dei giovani, non intimiditi dall'attentato di Brindisi. La prima reazione all'ipotesi di Pietro Grasso in corsa per la presidenza della Regione, è di Gianfranco Micciché, ora leader di Grande Sud e, allo stato, candidato certo a quella poltrona. "Grasso? Farei subito un passo indietro e voterei per lui".
Naturalmente, lo stesso "Mai dire mai" di Grasso è una espressione che non dice ma sottintende tanti se e altrettanti ma. Nessuno come lui conosce la politica in Sicilia e quello che c'è stato e c'è ancora dietro la politica, e non solo in quelle forze politiche che nel recente passato ai magistrati hanno detto tutto e di più. E' lo stesso Grasso a ricordarle quelle parole dure e pesanti come pietre: matti, antropologicamente diversi, cancro.
Detto questo, Grasso chiarisce e precisa le cose dette (e anche quelle non dette e messe comunque in bocca a lui) a "La zanzara", Dopo essere stato ospite della trasmissione radiofonica, si è detto e scritto di un Grasso che avrebbe voluto dare un "premio speciale" a Berlusconi per l'impegno antimafia. "Con onestà intellettuale - precisa Grasso nell'intervista a "S" - devo riconoscere il fatto che il ministro Angelino Alfano ha accolto una proposta ideata e voluta da Giovanni Falcone, l'inserimento delle misure di prevenzione nel potere di proposta delle direzioni distrettuali antimafia".
"Il mai dire mai" di Grasso, la reazione positiva di Micciché, le precisazioni dello stesso Grasso sulla politica e ancor prima i distinguo sulle parole e sulle cose fatte dai politici, fa pensare che lo scenario vero si determinerà con i cambiamenti che interverranno (se interverranno) nelle prossime settimane e nei prossimi mesi nella "fotografia" della politica italiana, nelle aperture che si registreranno in quello che appare ormai (anche per necessità, dopo Parma) come il movimento verso la terza Repubblica. Se ci saranno tanti e tanti passi indietro, e aperture vere, certe, incondizionate, chissà.
da www.globalist.it