Sembrava tutto risolto con una confessione e con un killer, Giovanni Vantaggiato, che ce l'aveva con il mondo. Ma emergono dubbi. Le indagini proseguono. Ed è chiaro dallo stesso decreto di fermo nei confronti dell'uomo: "Vantaggiato occulta il concorso con altri", si dice chiaro e tondo. E sicuramente il movente non è riconducibile a problemi economici o un'insofferenza nei confronti del mondo intero.
"In sede di interrogatorio - recita il decreto di fermo - Vantaggiato ha ammesso la sua diretta partecipazione all'azione criminale, ma non ha voluto indicarne il movente, mantenendo un atteggiamento tendente evidentemente ad occultare il concorso di altri". E chi sarebbero questi altri? I mandanti del crimine talmente efferato quanto inspiegabile?.
Per gli inquirenti resta inspiegabile perché l'attentatore abbia scelto come obiettivo l'ingresso di quella scuola di Brindisi, la Morvillo-Falcone, visto che lui abita a Copertino, a 60 chilometri di distanza. Sembra anche impossibile che abbia deciso di mettere una bomba davanti a una scuola per vendicarsi di un tribunale. Mentre è certo che l'uomo non è quello che vuol fare apparire, un normale imprenditore che ha perso la testa.
Si scava ancora per dare una giustizia vera e non di copertura alla piccola Melissa, 16 anni, che ha perso la vita nell'esplosione. Ieri gli investigatori hanno sequestrato materiale, e hanno ispezionato anche la barca da 50 piedi che l'imprenditore tiene ormeggiata a Porto Cesareo e utilizza per le vacanze.
Mentre si indaga su due episodi simili, avvenuti a Torre Santa Susanna, in provincia di Brindisi: l'esplosione di un ordigno al passaggio di un ciclista e l'incendio dell'auto dello stesso ciclista. Il sospetto è che Vantaggiato sia coinvolto nei due episodi, anche perché quel ciclista era una delle persone processate per la presunta truffa da 300 mila euro.
da www.globalist.it