RTV sospende le trasmissioni, chiude gli stabilimenti e manda a casa 60 dipendenti con effetto immediato. La decisione è stata assunta dopo aver constatato che nel passaggio al digitale è stata assegnata una frequenza incompatibile con la normale ricezione da parte di tutti gli utenti del territorio. Dopo aver conquistato una posizione di grande prestigio nell'assegnazione del numero progressivo 14 grazie al numero di dipendenti, al capitale sociale e ad altri parametri oggettivi gli è stato assegnato un canale, il 45, assolutamente non idoneo perché assegnato ad altra emittente in Sicilia e per questo interferente.
A parere dell'Amministratore Unico tale assegnazione non risponde a nessun quesito di merito ma ad un criterio incomprensibile e non certo meritocratico. RTV riprenderà le trasmissioni e riaprirà la sede solo dopo che la giustizia e la correttezza avranno il sopravvento con l'assegnazione di una frequenza praticabile, inoltre RTV annuncia la presentazione di una denuncia all'Autorità Giudiziaria perché appuri se i criteri adottati dal Ministero siano stati oggettivi o meno. Fatto sta, che al momento, si nega la possibilità ad una fonte d'informazione 1a per dati AUDITEL nella Provincia di Reggio Calabria, di esercitare il proprio diritto e di far lavorare più di 60 persone.
Il Presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, ''esprime all'Editore, ai giornalisti ed ai tecnici, la piena ed incondizionata solidarietà dell'Ordine calabrese per la grottesca situazione in cui l'emittente si è venuta a trovare e che rischia di compromettere in maniera irreversibile una struttura che nel tempo si era segnalata ed imposta all'opinione pubblica come una delle migliori e più avanzate realtà nel settore dell'informazione televisiva''. ''Ci auguriamo - aggiunge il Presidente dell'Ordine dei Giornalisti - che la vicenda possa al più presto essere superata attraverso un tempestivo intervento del Ministero dello Sviluppo Economico''
da www.globalist.it