You are here

Dittatori e ladri di bambini , in Argentina condannati Videla e Bignone - di Leonardo Sacchetti

«Sette od ottomila, sì. Ma potevamo fare di più». La voce è sempre quella, anche con 86 primavere sulle spalle e in attesa di una quasi certa terza condanna all'ergastolo. Sembra un anziano come tanti altri, ma è l'ex dittatore argentino Jorge Videla a raccontare – per la prima volta – quel che la storia già sapeva e che in molti, per un verso o per un altro, fanno fatica a credere.

«Sette od ottomila» sono i numeri delle persone che lo stesso Videla conferma siano state fatte sparire tra il 1976 (l'anno del golpe militare in Argentina) e il 1983 (il ritorno, parziale, alla democrazia). Desaparecidos. «Potevamo fare di più», è l'atroce conclusione che lo stesso Videla dà del proprio operato, nella lunga conversazione raccolta dallo scrittore e giornalista argentino Ceferino Reato nel suo libro Disposizione Finale.

La confessione di Videla sui desaparecidos e che ieri ha visto un prologo con la diffusione di un video con le parole dell'ex dittatore. «Purtroppo, questo è il prezzo che il popolo argentino ha dovuto pagare per continuare ad essere una repubblica», si autoassolve l'ex militare

Ma il tgribunale è stato di parere diverso. Gli ex dittatori argentini Rafael Videla e Reynaldo Bignone sono stati condannati oggi rispettivamente a 50 e 15 anni di carcere nella causa giudiziaria per il piano sistematico di furto dei figli di detenuti «desaparecidos» durante l'ultima dittatura militare nel paese sudamericano (1976-1983).

Altri tre responsabili della dittatura militare hanno ricevuto condanne fra i 20 e i 40 anni di carcere, accolte con sonori applausi da figli di «desaparecidos» che hanno recuperato la loro identità e da rappresentanti delle Madri e le Nonne della Plaza de Mayo, le associazioni nate appunto per difendere i diritti dei detenuti e delle loro famiglie e dei militanti per i diritti umani.

Videla, capo della prima giunta militare che prese il potere a Buenos Aores dopo il golpe del 24 marzo 1976, è stato condannato a 50 anni per venti casi di bambini sottratti a «desaparecidos» e consegnati ad altre persone, che hanno cambiato la loro identità. Bignone, ultimo presidente della dittatura (da metà del 1982 fino al dicembre del 1983) è stato condannato a 15 anni perchè ritenuto colpevole in 15 casi analoghi.

Categorie: