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Schettino pagato per l'intervista a Sottile, scoppia la lite su Twitter

Fa ancora discutere l'intervista di Schettino a Prima Colonna, il programma di Mediaset condotto da Salvo Sottile. Stavolta il palcoscenico di contese e insulti è Twitter, in cui il conduttore risponde piccato agli insulti di Selvaggia Lucarelli, che hacriticato il pagamento di 57mila euro a Schettino. Sottile smentisce, ma gli epiteti non mancano.

"Dalle orfane del trash specializzate in fattorie che oggi si ergono a moraliste e accusatrici, non ho tempo di occuparmi", ha twittato sprezzante il giornalista e vicedirettore di Videonews alludendo alla partecipazione della Lucarelli al reality show (Mediaset) La Fattoria.

Selvaggia replica con "Che classe" che ha dato la stura alla reazione ancor più piccata (e compulsiva, con 45 di tweet in poche ore) dell'irascibile Salvo. "Pensasse a indignarsi contro il suo direttore #iononleggolibero ridicola!". In questo caso, il riferimento è all'editoriale di Maurizio Belpietro in cui il direttore di Libero confessava in passato di aver pagato una donna che aveva venduto la figlia a un pedofilo per ottenere una sua intervista.

"Non ti pare abbastanza per mollare la tua rubrica?", chiede polemicamente alla Lucarelli. E ancora: "Se non ti dimetti non sei credibile". "Il mio direttore la pensa in un modo e dà spazio a me che la penso in un altro. Si chiama giornalismo", risponde via Twitter Selvaggia. Ma Sottile ormai è un fiume in piena. "Hai dato per certo che noi abbiamo pagato e hai scritto #iononguardoschettino, cosa scrivi adesso?", e ancora un vagamente minaccioso "Poi se vuoi a proposito di tv scorriamo la tua carriera".

E quando la Lucarelli risponde "Fai la figura del livoroso infantile. Alza il telefono se hai qualcosa da dirmi. Hai un'età e un ruolo per fare il bimbominkia" arriva immediata la replica: "E tu hai fatto la figura di una poveretta senza futuro che ha bisogno di scrivere menzogne per essere notata... non fai un cazzo tutto il giorno, vai a lavorare come i cristiani invece di fare il fenomeno su Twitter".

da www.globalist.it
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