«Marilyn mi ha procurato sensazioni fino ad allora sconosciute. Con le altre donne con cui ero stata fino a quel momento c'era sempre stato un che di esitazione, nulla a che vedere con il suo ardore e la sua sicurezza». Sono le parole della nuova pietra dello scandalo - venuto fuori decenni dopo la sua morte di Marilyn Monroe -. Si tratta di Jane Lawrence, che a quanto dice conobbe la diva al culmine della carriera, e che avrebbe intrecciato con lei una breve storia omosessuale.
La vicenda è al centro del nuovo libro dello scrittore americano Tony Jerris - Marilyn Monroe: My Little Secret - che racconta del loro incontro. Si erano conosciute grazie al patrigno di Jane, quando lei aveva solo 12 anni. Erano molti gli aspetti in comune tra le due donne. Innanzitutto biografici, visto che entrambe orfane venivano dallo stesso istituto. E successivamente, prima da amiche, sarebbero diventate molto intime, fino a quando una sera di una decina di anni dopo essersi conosciute, sarebbe accaduto qualcosa.
Quella notte l'attrice americana aveva mescolato medicine e hcampagne al grido di "le bollicine mi fanno felice, le pillole accelerano la cosa". Tra di loro, prima di quella notte, avevano già affrontato il tema dell'omosessualità, e pare che in un'occasione Marilyn avesse detto a Jane: "L'amore è l'amore. Le preferenze sessuali poco importano". E secondo quanto afferma la Lawrence, la diva l'avrebbe sedotta quando lei aveva ancora 16 anni.
da www. globalist.it