Perché invece uscire dall’Euro, tornare alla moneta nazionale e alle dogane non è nazionalismo?». Le Olimpiadi aprono crepe nel muro di consenso grillino. La domanda è rivolta infatti a Beppe Grillo, sul suo blog decisamente affollato. In realtà è una risposta, una delle migliaia scritte ieri a commento di un post che ha fatto molto discutere.
«Se tutto fa spettacolo, tutto fa Olimpiadi e alle Olimpiadi non vincono gli atleti, ma le nazioni. È il trionfo del nazionalismo», ha scritto il leader del Movimento 5 stelle, due giorni fa. E a sostegno della sua teoria ha messo insieme in una carrellata di riferimenti le multinazionali, i mezzi di informazione, gli atleti destinati alla politica. Il necessario per ridefinire l’evento sportivo secondo le analisi sociologiche del grillismo.
«Non conosco, né ho mai conosciuto, nessuno che pratichi il fioretto o la spada in vita mia, però alle Olimpiadi sono orgoglioso se il mio Paese trionfa sulle pedane - ha scritto Grillo - un bronzo nel beach volley assurge a festa nazionale. La medaglia d’oro la conquista il presidente della Repubblica, il telecomando in mano, che dalla poltrona si precipita a congratularsi con l’atleta dandone ampia copertura a tutti i mezzi d’informazione. Un bromuro quotidiano sponsorizzato dalle multinazionali». E ha aggiunto: «L’atleta oggi si prepara a una carriera da parlamentare».
La riflessione non pare però aver convinto molti di coloro che si preparano a lanciare e sostenere le possibili carriere parlamentari dei grillini. «Non sono d’accordo! Simpatizzo per il M5s, che il nostro mondo sia troppo dominato dai soldi è un problema da superare- commenta un lettore - ma non col dire che tutto è una porcheria e con i bla bla da sfigati generici sulle Olimpiadi! M5Stelle occhio a non scadere!», avverte.
Poi c’è chi in parte condivide, ma critica scelte e modi: «Spesso sono d’accordo con voi. E parzialmente lo sono anche ora. Ma in un momento del genere regalare gloria e gioia a cittadini che per una volta ce l’hanno fatta è così male? - nota un sostenitore - Non mi piace questa voglia matta di colpire l’olimpiade».
E un altro gli fa eco: «La stretta relazione fra giochi olimpici e politica è innegabile ma credo che questo post si potesse scrivere in modo più rispettoso nei confronti degli atleti - scrive - dire a un tifoso che la sua squadra è solo una pataccata nazionalista è irrispettoso. Se vogliamo vincere le elezioni (vincere per governare) dobbiamo evitare di farci fraintendere».
Qualcuno fa pesanti paragoni: «Devo dire che sentirti urlare mi ricorda Berlusconi: non vorrei che gli italiani cadessero dalla padella nella brace». Mentre fioccano altre domande retoriche: «Amare il proprio paese è automaticamente nazionalismo? Dare spazio a sport perennemente nell’ombra è sbagliato? Grillo ripigliati!».
Una risposta indiretta al leader del M5s arriva anche dal premier Mario Monti che chiama il presidente del Coni, Giovanni Petrucci, per esprimere la propria soddisfazione sui risultati ottenuti dagli azzurri ai Giochi di Londra. «Complimenti, continuate così», ha detto il premier, riferendosi alle medaglie conquistate.
Quei simboli nazionalisti criticati da Grillo: «Cosa rimarrà dei Giochi Olimpici di Londra? - ha scritto sul blog - Una vecchia regina che si lancia con il paracadute e un pugno di medaglie da appuntare sul petto della patria». Per i grillini rimangono però a che tante risposte, come quella dell’elettore che scrive: «Seguo Grillo dall’inizio. Ma questo è un enorme autogoal».
da www.unita.it