Il web è impietoso: se compare un titolo con Berlusconi, Ruby e Santanché, clik zero. Sono morti e non lo sanno. La presa in giro è democratica, da cliccare. E quindi la Daniela cerca di rimediare.
Lancio di agenzia da carenza di fatti e da eccesso di calura estiva. Quando non c'è nulla in giro, anche le rape sembrano teste. «Vivere lussuosamente e comprare prodotti di lusso? Non è di certo un crimine, anzi, acquistando prodotti di eccellenza fabbricati nel nostro paese si fa un favore all'economia italiana, si preservano le aziende ma anche chi ci lavora, impiegati e operai. Si aiuta l'artigianato che e' il substrato dell'economia italica. Se uno ha guadagnato onestamente il proprio denaro, paga regolarmente le tasse e crea ricchezza e posti di lavoro può spendere i soldi che vuole». Dichiarazione di forti contenuti che pretende altrettanto imponente autore.
Chi sparla? Susanna Camusso no di certo. Tanto meno Landini. E neppure il prudente segretario vicario del Pdl Alfano. Frasi da guerrigliero/a. Infatti lo ha detto Daniela Santanché ai microfoni di KlausCondicio. Conversazione tra giganti.
«Io credo una cosa: si nasconde solo quello che si ruba, e consumare e comprare fa stare in piedi l'economia. Viviamo in un Paese che criminalizza un po' tutto e che punta sulla sobrietà, dove vanno di moda la tristezza e il pessimismo, quando proprio il lusso è una delle eccellenze della nostra nazione capace di farci invidiare da tutto il mondo». Grazie Daniela Garnero non più Santanchè, grazie di esistere. Sei la giusta lapide di un'era.