Caso Ceste, esposto del Presidente dell' Ordine Giornalisti contro Barbara D'Urso
di Patrizia Di Terlizzi
Il Presidente dell'Ordine dei Giornalisti Enzo Iacopino si scaglia contro Barbara D'Urso, "colpevole" secondo quanto da lui stesso dichiarato on line, di spettacolarizzare il dolore in tv, e di violare i limiti al diritto di cronaca che ogni giornalista deve rispettare secondo deontologia professionale. Ha già firmato il suo esposto contro la conduttrice partenopea, indirizzato alle Procure di Roma e Milano. Il suo "J'accuse" partiva già qualche giorno fa, quando scriveva "basta soubrette ora le denunciamo", intendendo manifestare la sua opposizione al modo in cui molti casi di cronaca vengono trattati a volte senza tener conto della privacy delle persone, anche minori, che sono coinvolti nei fatti, strumentalizzando il dolore per aumentare lo share.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata a quanto pare l'ultima intervista che la D'Urso ha fatto a uno dei presunti amanti di Elena Ceste, Antonio, nel suo programma televisivo. E' indubbio che la D'Urso sta seguendo il caso con tenacia, riuscendo a intervistare personaggi in qualche modo legati alla donna scomparsa come nessuno ha fatto. E' il caso di Antonio, conosciuto come Tony, che ha accettato in esclusiva di farsi riprendere in volto durante l'intervista in cui ha risposto alle domande posta dalla D'Urso su Elena Ceste. Secondo Iacopino le interviste della D'Urso rientrano nella specificità dell'attività giornalistica, che ha dei precisi dettami. La conduttrice inoltre non sarebbe iscritta all'Albo e il suo operato creerebbe delle ripercussioni sull'immagine dell'Ordine.