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L'arroganza sconfitta

Scongiurato il concordato, primo round ai lavoratori

Il primo punto lo hanno segnato loro, i lavoratori dell'ex-Eutelia. Martedì scorso infatti il tribunale fallimentare di Roma ha respinto la proposta di concordato preventivo presentata dal gruppo Omega e ha decretato l’amministrazione straordinaria dell'azienda.

“Abbiamo una mezza vittoria in pugno - commenta Michele Pierno, dipendente Agile della sede di Roma - perché finalmente l’azienda è stata sottratta al management criminoso di Claudio Massa e Sebastiano Liori. Avevamo commesse importanti, ma nessuno si fida più della vecchia gestione. Questa non vuole rilanciare l’azienda, ma prendere tempo, attraverso la proposta di concordato, e farla fallire al momento più opportuno. Si vuole cioè evitare tanto il rientro forzato in Eutelia del ramo d'azienda Agile quanto un consistente risarcimento che potrebbe prosciugare le casse della famiglia Landi ”. La speranza ora è che il commissariamento riesca in qualche modo a reintegrare nel mercato del lavoro i 1089 dipendenti, destinati alla cassa integrazione, dell’ex controllata Eutelia, di proprietà dei Landi. La società, operante nella fornitura dei servizi per il settore dell’Information Technology fu ceduta nel giugno 2009 al gruppo Omega, attraverso il passaggio alla scatola vuota di Agile. Omega è un network specializzato nell’ “accompagnare” verso il fallimento aziende in difficoltà.

Per i sindacati questa operazione segue un piano preciso, da manuale: scaricare sulla collettività – che dovrà farsi carico della cassa integrazione - i costi sociali della "ricapitalizzazione" di Eutelia. Che, alleggerita dei lavoratori e del relativo costo, sarà più appetibile quando si immetterà sul mercato con i suoi 14mila chilometri di rete a fibra ottica. Ad attenderla i gruppi imprenditoriali interessati alle piattaforme informatiche per la fornitura di servizi integrati e a richiesta, primo fra tutti Mediaset. Ipotesi avvalorata dalla recente nomina ad amministratore delegato del gruppo Omega di Domenico Lo Jucco, uomo tra i più vicini a a Silvio Berlusconi, tra i fondatori di Publitalia e di Forza Italia, dove ha ricoperto l’incarico di tesoriere, parlamentare e sottosegretario. Ancora, nella vicenda di Omega spuntano tre società anonime: Restform Limited, Anglo Corporate Management e PF Real Estate. Le prime detengono partecipazioni nell’ultima. Poi se ne disfano. I nuovi acquirenti sono tre ex manager di Fininvest e Mediaset: Giuseppe Renzo Ciocchetti, Andrea Locatelli e Marco Bogarelli. Lo rivela l’inchiesta ( disponibile su Youtube) degli attivisti di Clash City Workers. I tre «sono nel cda di Milan Channel, gestiscono il brand Milan e curano la vendita dei diritti Tv del campionato di calcio di serie A e B». Bogarelli è anche socio in affari di Tarak Ben Ammar, il finanziere franco tunisino, ex consigliere di amministrazione di Mediaset, ora nel CDA di Telecom e Mediobanca. Liberata da Pf Real Estate, Omega è oggi una scatola vuota pronta ad affondare con il carico degli ex dipendenti Eutelia. Dai giudici è arrivata una prima ancora di salvataggio. Il prossimo capitolo della vicenda si scriverà a giugno, quando il tribunale del lavoro deciderà se obbligare Eutelia a riprendersi Agile. E i suoi lavoratori.

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