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Armi "non letali", il catalogo

La tipologia
A seconda della tecnologia utilizzata, le armi non letali possono essere raggruppate in 4 aree.

Area chimica-batteriologica: In un documento del Pentagono si parla di prodotti chimici che influenzino negativamente il comportamento umano rispetto al morale ed alla disciplina fra i reparti nemici. La ricerca più famosa in quest'aerea è quella sulla bomba gay, che eccita irrefrenabili impulsi omosessuali tra i soldati nemici (vedi articolo).

Al punto 5.b.1 più sotto il documento identifica i composti chimici di "Categoria 2": Composti di disturbo evidente. Identificare e/o creare prodotti che lascino dei segni prolungati, di odore o di aspetto, nel personale esposto. Questi segni evidenti dovrebbero dare fastidio sia a chi ne è stato colpito, sia a chi gli sta vicino, e devono essere difficili se non impossibili da rimuovere. Un esempio: sviluppare un composto a bassa tossicità a base di un prodotto segreto che mantenga comunque le capacità di creare una forte e prolungata alitosi per chi venga esposto a piccole dosi.

A questo si aggiunge la bomba “puzzolente” che sprigiona un odore così repellente da allontanare eventuali nemici o disperdere una folla ostile. È stata sperimentata dal governo Usa contro il popolo di Seattle, partendo dal presupposto, rilevato dagli esperti del Pentagono, che vi è un legame forte tra il cattivo odore e la paura. Le armi a colla, invece, sono già state utilizzate nell’operazione “Restore Hope” in Somalia nel 1995. Si tratta di un dispositivo ad aria compressa che lancia ad una distanza di 10 metri una colla rapida. Questa in pochi secondi solidifica bloccando completamente i movimenti della persona ricoperta.

Area opto-elettronica: popolano questa area i fumogeni multispettrali, i laser a bassa energia, gli impulsi elettromagnetici. Il laser può essere usato per accecare temporaneamente o permanentemente l’avversario, quello ad ultravioletti a paralizzare persone e animali.

Le armi a radiofrequenza, invece, utilizzano le radiazioni elettromagnetiche per produrre attacchi di epilessia. Un nome tra tutti, il Taser, pistola che emette delle scariche elettriche in grado di provocare stordimento. Ma l’ultima frontiera nel settore è rappresentata da nuovissime armi ad energia diretta come l’ADS-Active Denial Technology- un laser “soft” ribattezzato subito Pain Ray (il raggio del dolore). La sua caratteristica è quella di emettere un fascio diretto di radiazioni elettromagnetiche alla frequenza di 95 Ghz, e cioè di microonde (che nulla hanno a che fare con quelle dei normali forni). L’onda, sparata da dispositivi montati su veicoli militari, penetra sotto pelle colpendo i recettori e provocando quindi una violentissima sensazione di bruciore, “come se qualcuno avesse aperto lo sportello del forno e le fiamme stessero uscendo distruggendoti”, secondo le dichiarazioni di un portavoce del gruppo americano di ricerca sull’ADS. L’irraggiamento dura il tempo sufficiente a far capitolare la vittima senza risultare letale (il tempo di esposizione necessario per bruciare la carne è calcolato dalle fonti militari in circa 4 minuti). E’ facile intuire che basta aumentarne la potenza per rendere letale l’arma. Tuttavia, una volta terminata l’esposizione il dolore scompare immediatamente e sul corpo non rimane alcun segno, né un bruciatura né una lacerazione, a testimoniare l’aggressione.

Ulteriori sviluppi si stanno compiendo nel campo dei laser- plasma capaci di lanciare un proiettile elettrico nel motore di un auto, compromettendone la componente elettronica.

Area cinetica: Rientrano in questa categoria tutte quelle armi basate sull'energia cinetica: ad esempio armi con proiettili di gomma (rubber bullet) o legno, cannoni ad acqua, granate spugnose. Tra le altre sono state progettate munizioni a "doppio uso", che a seconda della velocità con cui vengono sparate possono essere letali o non-letali. Degno di nota è il Beanbag, munizione particolare la cui pallottola è costituita da un contenitore caricato con pallini ottenuti dai legumi secchi.

Area acustica: Rientrano in questa area i generatori di ultrasuoni, ovvero suoni ad altissima frequenza che interagiscono con i centri dell’equilibrio del corpo umano e causano disorientamento, vomito, diarrea o nausea. Queste armi sono state utilizzate per respingere attacchi di pirati al largo delle coste della Somalia. Alcuni nomi: il Long Range Acoustic Device, un cannone sonoro, e il nuovo phaser, un raggio di radiofrequenze capace di raggiungere l'obiettivo anche se si trova al di là di un muro o di altre strutture non metalliche.

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