di Giulio Gargia
Qualche anno fa una delle sigle dei movimenti altermondialisti più presenti alle manifestazioni era quella dei “disobbedienti”. Si presentavano con scudi di plastica e caschi per andare a violare le “zone rosse” dei G8 e prendersi inevitabilmente un po' di botte e cariche dalla polizia. Lo facevano per rappresentare plasticamente la necessità di disobbedire al demenziale ordine mondiale delle banche e della finanza senza regole che ci ha portati al naufragio attuale.