Questa,confesso, mi mancava. Nella mia lunga esperienza di studioso e politico, non mi era mai capitato che leggessi, o venissi a sapere, del figlio di un leader nazionale di partito che andasse a prendere una laurea in un paese povero e comunque privo di una cultura adeguata, avendo dimostrato l’incapacità di ottenerla in Italia. Eppure nel nostro paese -prima o dopo l’Unità nazionale – ne abbiamo viste di tutte i colori, senza eccezione alcuna.
Ma quello che ha dovuto alla fine ammettere Renzo Bossi -più noto ai media con l’appellativo di Trota- merita ancora qualche commento.