Un interessante appuntamento è in programma mercoledì 18 alle ore 18 presso Lettere e Caffè (via Gallia, 37B - quartiere Appio Latino) a Roma dove Ugo G. Caruso incontra lo scrittore Enzo Natta che nei suo i libri svela retroscena inediti e ipotizza scenari molto diversi rispetto a quelli consegnatici dalla storiografia ufficiale.
Letteratura, cinema e ricerca storica tra realtà e immaginazione è il titolo dell'incontro a tutto campo con Enzo Natta, giornalista e scrittore, critico cinematografico di Famiglia Cristiana e fondatore della rivista Filmcronache. Ad introdurre la conversazione e a dialogare con l'autore sarà Ugo G. Caruso, storico dello spettacolo e studioso di cultura di massa, da sempre molto attento alla letteratura d'intreccio, gialla, noir, spionistica, nelle sue svariate declinazioni. Al centro della serata ideata da Davide Dori saranno le due ultime fatiche letterarie dello scrittore imperiese trapiantato giovanissimo a Roma, entrambe edite da Tabula Fati ma diversissime tra loro poiché la prima è una ricostruzione storica attinta dall'autore alle rivelazioni fattegli a suo tempo dai tre illustri personaggi raccontati nel libro mentre il secondo è opera di pura finzione, anche se nella formulazione dell'ipotesi su cui si fonda, prende spunto da fatti veri e personaggi realmente esistiti.
Il primo libro, Ombre sul sole. Storie di uomini contro. Bottai, Lulli, Rossif si ispira alle vicende di tre personaggi noti ma apparentemente tra loro non collegabili. Cosa avevano in comune Giuseppe Bottai, Folco Lulli e Frédéric Rossif? Ovvero un gerarca fascista che nella notte del 25 luglio 1943 votò contro Mussolini provocandone la caduta, un popolare attore specializzato in ruoli di "vilain" e un documentarista di fama internazionale. Erano per certi versi tre "ronin", samurai il cui signore e padrone era finito nella polvere abbandonandoli al proprio destino. E per questo bisognosi di un riscatto morale in grado di poter restituire loro una nuova identità recuperabile soltanto attraverso una testimonianza di fede e di eroismo. Quale denominatore comune collega dunque tra loro episodi che hanno trasformato le loro vite in esperienze avventurose sulle quali hanno sempre mantenuto un ostinato riserbo? I loro destini,apparentemente così diversi, si sarebbero curiosamente incrociati in certi episodi-chiave della Seconda Guerra mondiale,sebbene gli storiografi non ne facciano menzione. Tre storie che attendono di entrare nella leggenda.
L'altra fatica letteraria, la più recente, I diamanti di Kesselring, riprende certi temi cari all'autore trasferendoli ai nostri giorni. Al confine con la Francia, sulla Riviera ligure di Ponente, torna a profilarsi l'esistenza di un tesoro di diamanti finissimi,il prezzo stimato dagli inglesi nel 1944 per la corruzione del feldmaresciallo Kesselring e la resa delle forze armate tedesche in Italia. Ma qualcosa allora non funzionò e i preziosi non arrivarono mai a destinazione. La caccia a quegli stessi diamanti si scatena dopo circa 70 anni in un'aspra contesa senza esclusione di colpi. Ad indagare ritroviamo i personaggi del precedente romanzo poliziesco di Natta, Il graffio della regina, ovvero il commissario Roberto Pollini e il suo inseparabile amico, il cronista Giovanni Rosaspina, stavolta affiancati da due avvenenti giornaliste inglesi. Teatro della vicenda sono la cittadina di Rivamare e la catena montuosa delle Alpi Marittime dove con tutta probabilità si interruppe il viaggio delle pietre preziose. Come figure spettrali, da un remoto passato emergono ombre inquietanti. Segreti a lungo rimasti sepolti come scheletri nell'armadio, patti infami e scellerati saranno al centro di una ragnatela e di una beffa alla quale sarà difficile sfuggire.... A questo punto si sarà capito che ci sono tutti i presupposti per un pomeriggio imperdibile.