You are here

Il segno del telecomando: sceneggiati contro fiction, una serata con Biagio Proietti, maestro del giallo in tivvù

Giovedì 24 marzo alle ore 21 un imperdibile incontro telesaudadista in programma a Roma, ad Altrevie (via Caffaro, 10) inaugura il nuovo appuntamento "Il samovar di Ugo G. Caruso" dedicato all'attualità culturale.

Ricordate "Coralba"? E "Ho incontrato un'ombra"? E "Dov'è Anna"? L'Italia degli anni settanta rimase col fiato sospeso per settimane in attesa della puntata finale, alimentando ipotesi sul colpevole o su quale potesse essere la soluzione finale che facesse quadrare tutti gli indizi disseminati negli episodi precedenti. A firmare questi sceneggiati che hanno fatto la storia della televisione era un unico autore, lo scrittore e poi regista Biagio Proietti, uno dei più importanti sceneggiatori televisivi di sempre, curatore dell'adattamento per il piccolo schermo dei telegialli dello scrittore inglese Francis Durbridge (Un certo Harry Brent, Come un uragano, Lungo il fiume e sull'acqua) e della trasposizione dei romanzi di S.S. Van Dine del ciclo di Philo Vance, nonchè insieme alla moglie Diana Crispo, ideatore di vari originali televisivi (La mia vita con Daniela, L'ultimo aereo per Venezia, Doppia indagine, Il filo e il labirinto, ecc.) e di varie serie che hanno declinato la letteratura del mistero e del fantastico in tutte le sue varianti. Questa straordinaria stagione del piccolo schermo sarà rievocata ed analizzata giovedì 24 marzo alle ore 21 a Roma presso l'associazione culturale "Altrevie", nella sede di Via Caffaro-10, nel popolare quartiere della Garbatella, nel corso del primo incontro del ciclo "Il samovar di Ugo G. Caruso. Esperienze, Testimonianze, Riflessioni controcorrente, Avventure della mente", una serie di appuntamenti dedicati all'attualità culturale.

La serata è promossa dal Movimento Telesaudadista, un sodalizio sorto nel 1999 che si prefigge il recupero del grande patrimonio televisivo degli anni del bianco e nero, fondato dallo stesso Caruso nel 1999. L'occasione è offerta dalla prima presentazione a Roma del libro "Il segno del telecomando. Dallo sceneggiato alla fiction" scritto proprio da Biagio Proietti in coppia con Maurizio Gianotti, torinese, docente di Teoria e tecnica del linguaggio televisivo ma soprattutto autore di punta della televisione di oggi per la quale ha firmato e curato Forum, Uno Mattina, La vita in diretta. Il libro edito recentissimamente da Rai Eri sarà il tema della conversazione tra Caruso ed i due autori che daranno vita ad un interessante excursus storico su come è cambiato il modo di raccontare attraverso la televisione. Il libro, infatti, è stato pensato e scritto dall'interno dell'esperienza televisiva dai due autori che appartenendo a momenti diversi della storia dello schermo domestico si integrano e si contrappuntano. Come avrete intuito, si tratta di un'occasione di grande suggestione e di molteplici richiami avendo al centro della discussione il mezzo di comunicazione che più ha influenzato il costume ed i comportamenti nel nostro paese, anzi, da taluni indicato come il principale responsabile del tracollo antropologico-culturale italiano, dunque un appuntamento da non perdere.

Categorie: