Settimanale on line di Cultura, Spettacolo e Comunicazione

Inserto allegato a Terra, periodico ambientalista. Ideato e diretto da Giulio Gargia.
3D esce in edicola con 8 pagine di cronaca a fumetti, e 8 pagine di approfondimenti.

Se il maggioritario va in edicola

di Riccardo Palmieri

Ma la democrazia è uno spreco? Può essere tagliata per mancanza di fondi? O è un privilegio che si può esercitare solo con certi numeri? Sì, forse si. E' questo quello che sembra dire il governo Monti alle oltre 100 testate e ai 4000 lavoratori che perderanno il posto se saranno confermate le misure previste per azzerare i contributi diretti all'editoria. La ragione di questa legge, che ricalca un principio vigente in tutta Europa, è semplice: si deve permettere anche a chi ha pochi mezzi di poter esprimere il proprio punto di vista. Nessun privilegio, questo si chiama pluralismo, è uno dei pilastri della democrazia.

Se la RAI chiude le sedi all'estero

di Vincenzo Cavallo*

Nel 2006 quando ho dovuto valutare se accettare o non accettare un incarico delle Nazioni Unite a Nairobi l'elemento RAI è stato determinante.

Ho iniziato a cercare informazioni riguardo il Kenya e l'Africa Orientale ed è così che per la prima volta ho conosciuto Enzo Nucci e la sede RAI in Africa Sub Sahariana dedicata ad Ilaria Alpi, Miran Hrovatin e Marcello Palmisano

In quello stesso periodo continuavano ad uscire articoli su tutti i giornali, tutti a decantare l'ottima scelta del servizio pubblico RAI il quale finalmente, nonostante i circa 40 anni di ritardo rispetto agli altri servizi pubblici televisivi europei, arrivava in Africa e nel resto del mondo, per coprire e commentare avvenimenti di attualità e cultura.

Telesaudade * – Il catalogo degli orrori

un sms di Ugo G. Caruso

Un'antisegnalazione? “L'Atlante illustrato della televisione 1988-1994” di M. Coppola e A. Piccinini, edito da Isbn. Un vero catalogo degli orrori che documenta i programmi e i divi eponimi dei “favolosi”, eccessivi, disimpegnati, cafoni anni '80. Ultima tranche della cosiddetta Prima Repubblica in cui la tv pubblica inseguì quella privata in un'ignobile gara all'insegna della volgarità, stupidaggine, melensaggine, conformismo. Una lunga stagione tutt'altro che conclusa che fu specchio ma pure causa del tracollo antropologico-culturale del paese.

Pagine

Subscribe to www.3dnews.it RSS