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sanremo

Quel ragazzaccio della Via Gluck si divertiva a giocare con noi

di Ugo G. Caruso

fondatore del Movimento Telesaudadista*

Alla fine le molle hanno ceduto sotto il peso delle troppe cazzate dette e il Molleggiato è finito col culo per terra trascinandosi appresso tutto il festival.
A dire il vero, era già decenni che Sanremo sopravviveva artificiosamente, a tutti i costi, alla sua idea originaria di rassegna della canzone italiana e, per rimanere in metafora, l'intelaiatura, usurata un bel pò, emetteva un cigolio fastidioso e persistente. Ma quest'anno più che mai è stata da tutti percepita la dissonanza con l'atmosfera ancora incerta, confusa, contraddittoria ma certamente molto diversa dal passato che si respira nel paese per effetto del perdurante vuoto politico e della grave recessione economica.

Le 3 facce di Sanremo

di Zap Mangusta

Italia gesummio
Sanremo è finito. Nella nuova e sconcertante Italia mediatica di Facebook, di Facchinetti e del Televoto, il vecchio Festival di Sanremo ha definitivamente girato la boa del suo sessantesimo compleanno e come tutti i vecchi (sporcaccioni) che si rispettano ci ha lasciato con un bel messaggio : “Non criticatemi, non fischiatemi, non gettatemi contro le cartacce, perché tanto io sono lo specchio di quello che siete voi.”

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