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comunicazione

Media e immigrati, una fabbrica di stereotipi

Ce lo racconta una ricerca di Scienze della Comunicazione di Roma

di Davide Pelanda

Forse i giornalisti dei mass media italiani, soprattutto quelli televisivi, dovrebbero fare un serio esame di coscienza e un mea culpa. Motivo? Perché descrivono lo straniero perlopiù come elemento da trattare nella cronaca o da relegare al tema della sicurezza. Senza nessuno scrupolo, né intervento serio per capirne il fenomeno migratorio. Ce lo dicono i ricercatori della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma con la “Ricerca nazionale su immigrazione e asilo nei media italiani”. Per una settimana dei primi sei mesi del 2008 sono stati analizzati un totale di 5684 servizi di telegiornale andati in onda: di essi solo 26 servizi affrontano l'immigrazione senza legarla, al contempo, a un fatto di cronaca o al tema della sicurezza.

PER UN GIORNALISMO AVATAR

di Giulio Gargia

Quella che avete davanti è una sintesi delle linee editoriali di una nuova avventura, un progetto che si chiama 3D, e che comincia proprio ora, nel momento in cui state leggendo queste righe.

Vorremmo fare con un’operazione che tiene insieme l’innovazione nel linguaggio su 3 campi : cinema, new media e giornalismo scritto.

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