Per salvaguardare l'incolumità di Julian Assange, l'Ecuador ha chiesto alla Svezia di raccogliere la testimonianza del fondatore di Wikileaks sulle accuse di stupro a lui mosse nella sua ambasciata a Londra. L'invito è stato reso pubblico dal ministro degli Esteri, Ricardo Patino, in una conferenza stampa a Quito insieme alla madre del 41enne australiano che rischia un'estradizione in Svezia e teme di essere consegnato agli Usa.
Ha spiegato il ministro Patino: «E' una richiesta che abbiamo avanzato nel tentativo di proteggere la vita di Assange a tutti i costi». La madre di Assange, Christine, si è detta certa che l'Ecuador, che ha dato ospitalità al figlio nella sua ambasciata, «compirà la scelta migliore su questo caso». E la donna ha mostrato le foto del figlio da piccolo per tutto il tempo, una dopo l'altra.
La madre del fondatore di Wikileaks teme che se il figlio venisse estradato negli Usa «potrebbe essere torturato o giustiziato». Christine Assange ha poi confessato di vivere «preda del terrore», poiché, a suo dire, in Virginia, si starebbe riunendo in segreto un gran giurì che «non permette alcuna documentazione a difesa» del figlio.