Settimanale on line di Cultura, Spettacolo e Comunicazione

Inserto allegato a Terra, periodico ambientalista. Ideato e diretto da Giulio Gargia.
3D esce in edicola con 8 pagine di cronaca a fumetti, e 8 pagine di approfondimenti.

Betty Page, un racconto degli anni '5O che arriva fino a noi

E' stata definita l'anti Marylin, e viene ciclicamente riscoperta. In Italia, per la prima volta la biografia di Lorenza Fruci ci restituisce un ritratto a 36O° di una delle icone della femminilità degli anni '5O, Betty Page.

“ E’ il 22 aprile del 1923 quando in una casa di Nashville nasce una bambina destinata a diventare una star. Un sorriso che s’imporrà per sempre come simbolo della sensualità e della gioia di vivere la sessualità, dietro cui si nasconde l’impressionante storia di una vita vissuta ai margini, la cui oscurità è stata sovrastata dall’accecante luce del mito. Un’infanzia travagliata e precaria, fatta di instabilità, abusi e povertà. La voglia di riscatto cercata nello studio forsennato. L’improvvisa scoperta della potenza di quella bellezza fuori dal comune, che poteva regalare una via d’uscita dalla triade “moglie-insegnante-segretaria”. Gli amori sbagliati, affrettati, i matrimoni naufragati. L’esperienza dei camera-clubs e dei girlie magazine e quel talento naturale a mettersi in posa. Gli scatti rubati, le violenze subite, gli eccessi davanti all’obbiettivo. Playboy, il successo e gli scandali, le indagini dell’FBI e il ritiro nel silenzio. La pace cercata nella fede, che si trasforma in fanatismo, depressione, schizofrenia e violenza. Una vita distrutta da quell’immagine ormai lontana di pin-up sexy e sorridente, che contemporaneamente nel mondo sta creando una leggenda. “

Un doc su Leonard Cohen lo celebra a Rovito

Lunedì sera, in provincia di Cosenza, Ugo G. Caruso evoca le "Ombre Sonore" del songwriter canadese

Ci sono artisti che oltre a piacerti o influenzarti possono cambiarti la vita, la visione del mondo, l’universo estetico, come accadde a me con Leonard Cohen negli anni ’70. Ecco perché a lui è dedicato il quinto incontro di “Ombre Sonore”, in programma lunedì 29 aprile alle ore 20.30 al Teatro Comunale di Rovito (Cosenza). Vedremo I’m  your man (Usa, 2005) documentario d’autore firmato da Lian Lunson, che si compone di un concerto-tributo al grande artista canadese in cui Nick Cave, Martha Wainwright, Teddy e Linda Thompson, Kate e Anna McGarrigle, Antony Hegarty, Julie Christensen, etc. - senza contare l’affettuosa dedica degli U2- ripropongono il suo sublime e sterminato songbook (“Suzanne”, "Bird on the Wire", "Sisters of Mercy", “A bunch of lonesome heroes”, "Famous Blue Raincoat", “So long Marianne”, “Chelsea Hotel”, “Story of Isaac”, “Midnight”, “Seems so long ago Nancy”, “Tower of song”, “Hallelujah”, “First we take Manhattan”, “I’m your man”, “The future”, etc.), alternato ad una lunga intervista in cui Cohen, poeta e scrittore ancor prima che musicista, racconta le sue molte vite.

Giuseppe Di Giacomo commenta Django Unchained e Lincoln

In sala con il filosofo

Giuseppe Di Giacomo commenta Django Unchained e Lincoln

Origine della tragedia nel lontano west del cinema e della Storia

di Riccardo Tavani

C’è un’origine delle cose, come quella della tragedia in Nietzsche, che non rimane cronologicamente sepolta in un punto X del passato, ma che continua a pulsare sotto la pelle viva e a scorrere nella linfa attiva del presente. Il cinema, come pelle, pellicola della storia e dell’attualità, può sensibilmente farci esperire la mobilità operante di un’origine lontana dentro il nostro presente. Per il professore Giuseppe Di Giacomo due film, Django Unchained e Lincoln, proprio ricoprendola dei costumi, degli ambienti e della lingua degli Stati Uniti di metà ‘800, mettono a nudo un’anima originaria non solo tragica e irrisolta ma addirittura esasperata dalla post modernità globalizzante.

Pagine

Subscribe to www.3dnews.it RSS