Settimanale on line di Cultura, Spettacolo e Comunicazione
Inserto allegato a Terra, periodico ambientalista. Ideato e diretto da Giulio Gargia. 3D esce in edicola con 8 pagine di cronaca a fumetti, e 8 pagine di approfondimenti.
Mercoledì 15 giugno , alla Cappella Orsini, a 2 passi da Campo de Fiori, debutto romano dello spettacolo di Massimiliano Perrotta
di Giovanni Luca Montanino
Non c'è cornice più adatta del Teatro Spazio Libero di Napoli ad ospitare monologhi che sono come intime rivelazioni, confessioni e appelli alla clemenza. La cantina di un palazzo, nell'elegante quartiere Chiaia: pochi posti a sedere, quelli che bastano ad un pubblico attento e partecipe, di fronte al palco ricavato tra le volte di pietra viva. In questo spazio raccolto e rassicurante (dove lo spettatore si sente finalmente libero di lasciarsi andare alle reazioni suscitate dallo spettacolo) è andata in scena La Provincia Inquieta: cinque monologhi siciliani scritti da Sebastiano Addamo e Gaetano Savatteri, interpretati da Alessandra Costanzo, Piero Nicosia ed Evita Ciri, con la regia di Massimiliano Perrotta.
A Rovito (Cosenza) nel Cineforum Falso Movimento lunedì 16 maggio alle 21 Ugo G. Caruso presenta "11 minut", vincitore morale dell'ultima mostra veneziana.
Superato il giro di boa dei cinquanta cineappuntamenti di Flashback, Ugo G. Caruso propone l'opera più recente di un regista a lui caro e familiare, Jerzy Skolimowski, ovvero l'atteso "11 minut" (Polonia 2015), da molti indicato come il vincitore morale dell'ultima mostra veneziana, ancora inedito in Italia.
Su un tema così delicato la par condicio è particolarmente delicata. E richiede un serio, appropriato ciclo di tribune referendarie.
Vincenzo Vita
Il nuovo ministro dello sviluppo Carlo Calenda si occuperà di quella parte del suo dicastero che ha a che fare con il sistema dei media? Forse, chissà, è utile dare qualche conforto al sottosegretario con delega Antonello Giacomelli nel momento del bisogno. Infatti, il castello su cui si poggia la struttura del servizio pubblico pare molto infiacchita, a parte il regalo di Natale della (contro)riforma. Infatti, ancora non è uscito sulla Gazzetta ufficiale il decreto ministeriale e diversi dubbi interpretativi permangono su taluni aspetti (il diavolo si nasconde nei particolari) della riscossione del canone di abbonamento con la bolletta elettrica. Luglio si avvicina. Un dubbio maledetto: non è che si voglia posticipare il balzello a referendum costituzionale avvenuto? Anche ad essere politicamente corretti, però, il calendario gregoriano non è stato inventato dai “professoroni”.