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Fuga dei segreti del Vaticano, il colpevole era il maggiordomo. Forse

La Gendarmeria vaticana avrebbe individuato il "corvo" "in possesso illecito di documenti riservati". E' quanto fa sapere padre Federico Lombardi, spiegando che questa persona "si trova ora a disposizione della magistratura vaticana per ulteriori approfondimenti". Si tratterebbe di Paolo Gabriele, assistente di camera del Papa.
Una mole ingente di documenti riservati è stata trovata dalla Gendarmeria Vaticana in un appartamento di via di Porta Angelica, dove abita con la moglie e i tre figli Paolo Gabriele, l'assistente di camera, cioè il maggiordomo, di Benedetto XVI.

Diamo voce alle vittime: stop all'8 per mille

Abusi sessuali, i silenzi di Wojtyla

Sorpresa: è stato il quasi santo Woytyla, durante il suo papato, a dare l'imprinting all'atteggiamento di copertura sul problema dei preti pedofili. Ricordiamo almeno 4 casi tornati alla ribalta delle cronache: Groer, in Austria, Paetz e Novak, in Polonia, e Degollado, in Spagna. In almeno 2 casi (Groer e Degollado), Ratzinger, all'epoca, provò ad andare fino in fondo, ma fu variamente ostacolato. E in una monarchia assoluta come il papato, alla fine, quella che conta è la volontà del re. Perché un papa in procinto di diventare santo e più che venerato, idolatrato dai fedeli, ha fatto questo?

Dottor Ratzinger e Mr. Joseph

Quando era Prefetto della Congregazione della Fede, Joseph Ratzinger si impegnò a tacitare lo scandalo della pedofilia esploso nel Stati Uniti. Era il suo compito istituzionale, perché lui era il “guardiano” della fede cattolica. Bisogna ricordare che le numerose class action intentate dalle vittime degli abusi sessuali negli Usa costarono alla Chiesa cattolica americana centinaia di migliaia di dollari per i risarcimenti alle vittime.

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