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Identità digitale. Parte la sfida

Questo numero di 3D è dedicato per gran parte alla vicenda degli “spazzini del web”. Si tratta di chi cura, riposiziona o rielabora le identità digitali che appaiono via Internet. In pratica, di coloro che assicurano a Mario Rossi, ingegnere, che quando qualcuno digita su Google il suo nome , nelle prime 3 o 4 pagine non ci siano informazioni che lo possano danneggiare o macchiarne l'immagine privata e/o pubblica. L'ingegno e la competenza di questi webmaster e “ ingegneri reputazionali”, come si definisce qualcuno, aprono un fronte sconfinato: il revisionismo via Internet.

Pirandello ai tempi della rete

“Non chiamateci spazzini, siamo ingegneri reputazionali”

Uno nessuno e centomila. L’identità ai tempi del web è un complesso e multiforme capitale sociale che richiede una costante e scrupolosa manutenzione. Chi siamo, cosa facciamo, cosa pensano gli altri di noi: la nostra reputazione è continuamente in gioco, sostenuta o minacciata dallo sviluppo di quelle applicazioni che consentono agli utenti di creare i contenuti (blog, forum, chat, Youtube, Wikipedia, Facebook, Twitter, MySpace, etc…). La sopravvivenza nella rete richiede perciò posizionamento strategico, sviluppo, gestione e controllo della propria identità virtuale. Un compito fondamentale per tutti, un mestiere per qualcuno. Come per Andrea Barchiesi, ingegnere elettronico, fondatore della società milanese Reputation Manager.

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