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Interismo Leninismo

Interismo leninismo, fai qualcosa col sinistro

Se il calcio scende in politica

“Ogni rivoluzione comincia nella propria area di rigore e finisce nella porta avversaria”. Questa la scritta che campeggia sul sito degli Interisti Leninisti, il movimento politico-calcistico che da qualche anno propone nuove e sinergiche passioni agli orfani dell'impegno. Quello che differenzia questo che sembra un interesse a prima vista simpaticamente “vintage” dalle classiche filosofie ultrà è proprio la concezione del tifo. La passione per la squadra in questo caso diventa identità culturale, prima ancora che politica. E compensa anche quasi quel gap di elaborazione teorica che ha lasciato molti intellettuali appesi ai “pensieri deboli” delle tattiche invece che provare e riprovare a rimettere insieme un “ pensiero forte” che faccia da strategia.

La zona e il materialismo dialettico

Il calcio secondo Lenin e Mourinho

Luigi Cavallaro, magistrato del lavoro presso il tribunale di Palermo, fa outing: “Fallito il Partito Comunista, fallita la breve esperienza della Sinistra Arcobaleno, mi sono detto: Chi sono? Oggi finalmente ho la risposta: io sono un Interista Leninista”. Sembra uno scherzo ma Cavallaro è un giovane e serio servitore dello Stato, un appassionato cultore di economia politica, uno cittadino alla ricerca di una ragione di identificazione politica, un convinto tifoso nerazzurro e un credibile leninista. E si dichiara, martedì 15 giugno, alla libreria “Le Storie” di Roma, in occasione della presentazione del suo ultimo libro, “Interismo Leninismo”, sottotitolo: “La concezione materialistica della zona” (ManifestoLibri).

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