Le balere, il cinema in cui si entrava a qualsiasi ora, la naia di diciotto mesi, la maglia di lana, le braghe corte, il ciuffo a banana, il lattaio a domicilio, il postino di campagna, il bigliettaio del tram,
"Incontrai Boniperti e il legale della Juve, l’ Avvocato Chiusano. Disse che voleva parlarmi. Mi disse "Petrini, è nell’interesse di tutti che il signor Cruciani non venga a testimoniare. Noi rischiamo la Serie B , lei la radiazione. Quindi cerchi di rintracciare Cruciani e li prometta tutto cio che vuole. Se lei darà una mano a noi, noi daremo una mano a lei, d’accordo?". Io non sapevo cosa fare. Decisi di accettare e incontrai Cruciani.
C'era una volta lo "stile Juventus". Quello di Gianni Agnelli e Boniperti, Trapattoni e Platini. Poi, al seguito di Umberto Agnelli, arrivò la "triade" Giraudo-Moggi-Bettega. Risultato: il processo per doping, lo scandalo Calciopoli, due scudetti annullati e retrocessione in serie B (la prima della storia). Nel 2006 John Elkann affida il club a due manager gentiluomini, Giovanni Cobolli Gigli e Jean-Claude Blanc, con il compito di recuperare lo stile e la serie A: missione compiuta.