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Resnais, mon amour

Un omaggio ad Alain Resnais, il grande regista francese recentemente scomparso, è in programma a Cosenza, “Alain Resnais: l’immaginifico giocoliere dei linguaggi” è il titolo dell’evento curato da Ugo G. Caruso con la collaborazione di Franco Plastina e Chiara Veltri e con la partecipazione di Alliance Française, in programma giovedì 20 alle ore 17,30 nella splendida cornice di Villa Rendano.

Alla ricerca dell’arte perduta

Alla luce delle polemiche per la vittoria dell’Oscar di Sorrentino

Giuseppe Di Giacomo rilegge il film di Tornatore, La migliore offerta

Alla ricerca dell’arte perduta

Il vecchio uomo e il nano nascosto sotto la sua scacchiera

di Riccardo Tavani

L’umana commedia del cinema italiano è stata recentemente attraversata da due opere che se ne distaccano, sia nello stile e nella forma che nei contenuti simbolici sedimentati al loro interno. Sono La grande bellezza di Paolo Sorrentino e La migliore offerta di Giuseppe Tornatore. Entrambi pongono le tre dimensioni della bellezza, dell’arte e della inevitabile riflessione umana su esse, all’incrocio con quella quarta dimensione universale che è il tempo.

Tre domande a cui la SIAE non ha risposto

Il patrimonio immobiliare, gli investimenti finanziari, il nuovo statuto: storia di un’oligarchia in cui i poveri finanziano i ricchi

Antonio Vanuzzo

Per dirla con Umberto Eco, chi si trova davanti alla Società italiana autori ed editori (Siae) ha il medesimo dilemma di Kant con l’ornitorinco. In teoria l’ente dovrebbe occuparsi di proteggere il diritto d’autore e remunerare adeguatamente le opere dell’intelletto. In pratica fa molto di più: ispezione e riscossione tributaria, gestione di partecipazioni finanziarie e immobiliari, vendita di dati, servizi di consulenza e chi più ne ha più ne metta. In una parola: un carrozzone. Commissariato la prima volta nel ’99, viene affidato a Mauro Masi, ex direttore generale Rai ora numero uno di Consap. Poi è la volta dell’interregno di Giorgio Assumma, docente esperto di diritto d’autore che resiste per cinque anni, fino al 2010: le faide insanabili tra l’anima autorale e gli interessi degli editori non consentono all’ente di chiudere il bilancio. Arriva un nuovo commissario, il 90enne Gian Luigi Rondi, la Siae cambia lo Statuto e nomina Gino Paoli alla presidenza.

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