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Come funzionava il rullo compressore di France Telecom

Mi hanno distrutto

Brani del libro di Yonnel Dervin* raccolti e commentati da Catherine Magueur

8 settembre 2009
Racconta Yonnel: “L’aria vagamente imbarazzata,  il mio  manager ( sic !), mi annuncia il mio cambio di ufficio verso la strada che dà a un garage.”
Retrocesso! Dopo 30 anni di servizio. Lui che è stato sempre oggetto di buone valutazioni! 
“E’ una cosa un po’ delicata da  dirti…ma sei arrivato ai limiti delle tue capacità. - continua a ricordare Dervin - Penso che alla tua età,  non avrai più molte possibilità di fare progressi” 
Il lavoro di logorio psichico era già cominciato da tempo, ma questa volta, è il colpo di pugnale.
 
Notte dall’8 al 9 settembre
Insonnia. Quelle parole che girano e rigirano nella testa:  a 49 anni,  “raggiunti i miei limiti” Smettere di pensare…La soluzione: finirla. Morire. Lo scenario è elaborato al ‘millimetro’, spiega Yonnel. “Mi ammazzo domani tra le mura di France Telecom. Così tutto tutti capiranno che è l’azienda, e solo l’azienda che mi ha distrutto”
 
 
9 settembre, 8h30
Il manager presenta il piano di riorganizzazione. Yonnel prende la parola. Dice che ha preso una decisione. Che ora la mette  in pratica. “Tiro fuori il coltello dalla giacca, lo afferro con tutte e due le mani e come se avessi già tutto previsto, me lo pianto con tutte le mie forze nell’addome”. Cade a terra.

20 novembre 2009
In un caffè parigino Yonnel Dervin racconta. La voce è calma. Le mani tremano un poco. “Avevo deciso di andarmene. Non me ne sono più andato”. Ho fallito nel mio tentativo”. Fisicamente-spiega- va bene. La testa, quella è un’altra cosa. “Mi trovo in una condizione di sofferenza difficile da spiegare”. Non lo nasconde: è sempre depresso. È seguito da uno psichiatra. Ha bisogno, dice, di parlare. Ha scritto anche questo libro a mo’ di terapia. 
 
Yonnel parla con passione del suo mestiere di tecnico, della sua fierezza di entrare nella PTT, della solidarietà, del servizio pubblico. Tutto comincia a crollare con l’ingresso del capitale, è la logica del denaro che primeggia. Racconta di come il ‘rullo compressore’ si sia messo in marcia, la sua discesa agli inferi, lo stress, le vessazioni, il management brutale e l’obiettivo dei dirigenti: “Farci crollare per farci andare via”. La sensazione di non essere altro che una pedina e un giorno di non essere altro che un “buono a niente”. Yonnel Dervin vuole testimoniare per coloro che non hanno fatto cilecca, per le persone a loro vicine che sono rimaste. Affinché i suoi dirigenti ritornino  ad un grado di “maggiore umanità”.
 

 * dipendente France Telecom 

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