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I pionieri del nuovo spazio pubblico: il web

A Roma, a due passi da Montecitorio, al Teatro Capranica e “sotto le gonne del Parlamento", è attesa oggi, dalle ore 11 a mezzanotte, la Festa dei Pirati. Una densa giornata di conversazioni, performance e video, per focalizzare l'attenzione su uno dei fenomeni culturali più pregnanti: l'uso creativo dei contenuti distribuiti in rete e dell'espansione delle libertà civili in Internet.

L'idea del pirata che si rivendica con entusiasmo è quella di chi esprime la libertà d'azione nel web, il nuovo ambiente di relazione sociale che si sta oggettivamente delineando come uno spazio pubblico. Sono pionieri, avanguardie di una mutazione antropologica che riguarda ormai tutti gli assetti di un sistema che sta vivendo una gravissima crisi di transizione. Una crisi che può tradursi in una crescita evolutiva grazie a pratiche come il web 2.0 e il file sharing che fanno intuire una partecipazione consapevole alla cosa pubblica, interrogandosi sulle nuove forme del "fare economia", a partire dal saper risparmiare. Il fatto che questo risparmio possa partire dalla domanda di conoscenza è quanto meno ragionevole. Dappertutto la maggior parte dei contenuti che circolano nel web vengono scambiati attraverso sistemi di file sharing: una pratica, tra le più utilizzate dalle giovani generazioni, che non può essere demonizzata perché sfugge al controllo di leggi e regolamenti inadeguati.

Sarebbe altresì opportuno un sostegno e una promozione di questo utilizzo, qualificandolo, riconoscendo l'esercizio del remix come un atto creativo da valorizzare. E' questa nuova sensibilità del “valore d'uso” dei contenuti che fa emergere, accanto all'idea dei pirati e dell'etica hacker, condizioni inedite come quella definita "user experience". Sono gli utenti, i cittadini digitali, i “netizen”, a determinare un salto di qualità del web perchè possa essere declinato in termini partecipativi. Si parla ormai da tempo di user generated content e questa produzione di contenuti e strategie di relazione sociale può contribuire a ridefinire i nuovi paradigmi dell'economia. Dopo la catena del valore, basata sul modello lineare fordista della catena di montaggio e della partita doppia capitale-lavoro, si sta intravedendo una nuova “rete del valore”, capace di capitalizzare comportamenti creativi come il peer to peer che hanno già distrutto dei modelli industriali (come quello discografico) per inventare nuove condizioni di mercato (quelle del download a basso costo che, già a suo tempo, un'azienda intelligente come la Apple ha saputo cavalcare con il suo iTunes).

Se la Società dell'Informazione sta soppiantando una Società Industriale (dove il miliardo d'ore di cassa integrazione raggiunto in Italia sancisce la crisi irreversibile di un modello produttivo) si tratta di trovare il modo perché la complessità dello scambio d'informazioni, a partire dal suo uso creativo, produca economia ed emancipazione. E' proprio quello che l'etica pirata sta cercando di fare, giocando, sperimentando e lottando per le libertà di tutti.

La festa dei pirati è promossa da: Movimento ScambioEtico, Comunità TNT Village, Associazione Partito Pirata, Agorà Digitale, Linux Club Italia, Free Hardware Foundation, Altroconsumo, Alcei, Aduc, LPM (Live Performers Meeting), FLxER (Flash Video Mixer), Cantiere di Urban Experience, Liberiamo. Con il supporto di Regione Lazio (Assessorato al Bilancio, Programmazione economico-finanziaria), Provincia di Roma (Assessorato alle Politiche del Lavoro e Formazione), Radio Radicale, con la collaborazione della casa editrice Cooper e nois3lab.

di Carlo Infante
da 3D, la terza dimensione della Cronaca, inserto del Quotidiano Terra

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