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Cerami si sdoppia in quattro

Dal 5 all’8 giugno 2010 Vincenzo Cerami sarà ospite dell’Auditorium Parco della Musica di Roma con una rassegna antologica: quattro spettacoli scritti e interpretati dal grande narratore tra cui la novità assoluta "Una vita di parole", che sarà presentata in prima nazionale.

Si inizia sabato 5 con "Italia mia", quadri di una vita intima e personale raccontati sotto la luce delle trasformazioni che si sono succedute dal dopoguerra ad oggi. Un festoso e acido viaggio nella nostra storia recente. Una riflessione sull’Italia che prende spunto dal Leopardi del canto All’Italia per raccontare quel che è successo in questi anni dentro e intorno agli italiani. Non ci sono solo le parole dello scrittore a ricostruire l’affresco, ma anche la musica dal vivo eseguita da Emiliano Begni e il canto di Federica Vincenti con la consulenza musicale di Nicola Piovani.

Si prosegue domenica 6 con "Viaggio nel silenzio", un poemetto con protagonista un uomo insonne che passa tutta la notte davanti al computer, navigando su internet. Un viaggio nella rete, nel magma dei nostri giorni postmoderni, senza distanze. Sullo schermo si incrociano e si susseguono le immagini di siti bizzarri e spesso incredibili. Un racconto pieno di parole incastonate nelle musiche scritte ed eseguite da Aidan Zammit e accompagnate dalle immagini video curate da Matteo Cerami.

Lunedì 7 Cerami presenta "Una vita di parole". È il racconto di un narratore che ha sempre cercato le parole, le sonorità e le immagini più adatte e più espressive per la messa in scena della nostra vita di esseri umani e di cittadini. Cerami ha un tono colloquiale, parla direttamente al pubblico, senza mediazioni. Va a braccio e tenta il racconto della sua avventura artistica. Le storie di Cerami, qua e là spezzate da irruzioni a voce alta di alcuni grandi artisti, sono una finta autobiografia. Una vita di parole replicherà il 9 giugno a Milano al teatro Franco Parenti.

La rassegna si chiude martedì 8 con "Lettere al metronomo", un epistolario in versi concepito per il teatro. Queste poesie sono scritte per essere ascoltate e non lette in solitudine. Con lui sul palco Cristiana Arcari, voce cantante. La musica, curata da Nicola Piovani, è affidata alle tastiere di Aidan Zammit.

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