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Il veleno del pesce palla alla base del fenomeno

di Marina Valcarenghi *

Gli zombi ad Haiti sono in effetti una realtà, non sono una semplice fantasia di qualche contadino sprovveduto o di qualche cronista spaventato. E' quindi necessario incominciare ad affrontare il fenomeno zombi inquadrandolo nella propria cultura e liberandolo da ogni alone hollywoodiano.

Per i voduisti ( il Vodu è la religione prevalente ad Haiti- Ndr ) l'uomo ha due anime, il ti bon ange, il piccolo angelo buono, e il gros bon ange, il grande angelo buono. Quest'ultimo rappresenta la forza vitale, entra nel corpo di un individuo al momento del concepimento e lo abbandona al sopraggiungere della morte. Il piccolo angelo buono invece è il responsabile della personalità, del carattere e della volontà.
Gli zombi, ad Haiti, possono dunque essere di due tipi, uno è lo zombi astral o zombi ti bon ange, cioè uno spirito, una parte appunto dell'anima vo du (il ti bon ange) che è stata venduta o catturata dal bokor, lo stregone. L'altro è lo zombi Jardin o zombi corps cadavre, il famoso morto-vivente, l'immancabile protagonista dei film dell'horror, ciò che rimane di un individuo a cui è stato tolto il ti bon ange.

Ciò che è bene evidenziare è che gli Haitiani non hanno paura degli zombi, in realtà esseri senza volontà, docili e dalla espressione ebete, ma piuttosto di essere trasformati in questi: lo zombi è infatti uno schiavo che esegue gli ordini ingrati del padrone senza avere la capacità di ribellarsi, il suo piccolo angelo buono non gli verrà mai più restituito, il suo cervello rimarrà danneggiato per sempre.

Gli Haitiani perciò non temono tanto gli zombi di per sé, quanto la zombificazione, ovvero l'essere ridotti in uno stato di schiavitù dal quale non si può essere liberati e dal quale non si può fuggire. In realtà non si resuscita nessun morto e i potenziali zombi non sono veri cadaveri, bensì morti apparenti. Alle vittime è somministrato in vari modi, più spesso topicamente, un "veleno", una polvere "magica" dalla complessa preparazione e dagli svariati e disgustosi ingredienti, che induce uno stato di morte apparente.

Responsabile di questo stato, oltre l'importantissimo lavoro dello stregone, senza dubbio efficace da un punto di vista magico-culturale, è una potentissima sostanza, la tetrodotoxina, contenuta in un ingrediente base di questa polvere, il puffer- fish, il pesce palla. Questa sostanza rallenta a tal punto le funzioni vitali, da ingannare e far dichiarare morto un individuo anche da parte di efficienti e preparate équipes mediche.

La zombificazione, in realtà è un processo sociale, non è una attività criminale e casuale. La vittima non è un indifeso innocente e il bokor agisce con il consenso della intera comunità. La zombificazione è una sanzione sociale, una pratica per rinforzare l'ordine, non per distruggerlo.

* autrice del libro “Misteri di Haiti”

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