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Mr. Klein, il capolavoro dimenticato di Joseph Losey per ricordare l’Olocausto.

Lunedì 27 alle ore 21, per la Giornata della Memoria, in simultanea al Cineforum Falso Movimento di Rovito (Cosenza) e al Cineclub Alphaville di Roma (v. del Pigneto, 283), Ugo G. Caruso presenta in videoconferenza Mr. Klein, l’importante film del 1976 diretto da Joseph Losey su sceneggiatura di Franco Solinas. All’incontro di Roma interviene Abram Hassan, imprenditore, mentre a Rovito oltre alle testimonianze di esponenti della comunità ebraica locale, i cui appartenenti, per gran parte discendono dagli internati del vicino campo di Ferramonti, è previsto un collegamento telefonico con il regista e scrittore Claudio Sestieri che attingerà alle proprie memorie familiari per raccontare le drammatiche vicende delle persecuzioni antisemite nella capitale.

Giuseppe Di Giacomo commenta il film “The Counselor” di Ridley Scott

Cinema e Filosofia

Giuseppe Di Giacomo commenta il film “The Counselor” di Ridley Scott

Nel deserto senza legge e frontiera del senso

La bionda bestia di Nietzsche, la lastra di ghiaccio di Wittgestein, l’inferno spietato di McCarthy

di Riccardo Tavani

Se un felino esotico, un biondo ghepardo flessuoso fuggisse da una villa alle porte della città e si aggirasse la notte sull’asfalto viscido di pioggia delle vie del centro... Se, uscendo poi da una sala cinematografica all’ultimo spettacolo, lo vedessimo abbeverarsi alla fontana della piazza antistante, in tutta la sua adamantina purezza di belva feroce, noi avremmo un fremito che scuoterebbe il nostro intero mondo interiore. Se il film appena visto fosse stato, però, “The Counselor – Il Procuratore”, di Ridley Scott, noi ci diremmo che quel felino famelico si nutre e abbevera proprio del nostro strano mondo, non solo interiore, da molto tempo e senza alcun trasalimento della civiltà.

Spaghetti Story, il caso cinematografico del momento

Scanzonato, profondo, lacerante, senza illusioni ma apre alla speranza.

di Riccardo Tavani

Si sentiva il bisogno di una simile ventata di aria fresca nel cinema italiano. È la vera sorpresa del nostro cinema non solo dell’anno appena apparso ma anche di quelli indietro per almeno una decina abbondante di anni a questa parte. Girato con una manciata di spiccioli (quindicimila euro), di giornate di ripresa (undici) e con una Canon 5D da discount dell’elettronica, ottiene un risultato di forma, narrazione e significati davvero stringente e convincente.

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