You are here

Blogsferatu, a Cagliari assemblea dei vampiri. Di notizie

L'espressione «Open Source» viene dal mondo dell'informatica. Anche a tradurla suona bene: “Fonte Aperta”.

Esiste l'«Open Source» anche per l'informazione, un ambito in cui da sempre si parla di “fonti”?
Nell'era dei blog questo è un tema importante per la vita di tutti.

Oggi le notizie sono proposte sistematicamente senza riportarne né l'attendibilità, né la fonte. Spesso si riporta il commento ma si omette il fatto. Di più, l'informazione non riguarda ormai ciò che succede, ma il modo in cui se ne dà notizia. In questo senso la tanto decantata “Società dell'Informazione” appare assorbita dalla “Società dello Spettacolo”.

Tutto questo è possibile perché chi gestisce il flusso dell'informazione decide anche che cosa si può raccontare e che cosa deve essere taciuto. Sfuggire a questo meccanismo è molto difficile, soprattutto per il cittadino che non si occupa di informazione per motivi professionali. Infatti su Internet circola qualunque notizia, ma vi circola anche il suo contrario, oltre a una miriade di dati che non ha per noi il minimo interesse: un rumore di fondo che spesso copre i suoni importanti. Non di rado, nel leggere un documento online, abbiamo la sensazione che più che comunicarci fatti o opinioni, l'intenzione vera sia quella di occupare il più possibile il nostro tempo, tanto diluito appare il contenuto nel documento. Succede così che la maggior parte di noi anziché navigare su Internet ci naufraga, oppure si aggrappa ad uno scoglio e da lì non si sposta più.

Allora il concetto di “Open Source” offre un'idea utile.
L'“Open Source” indica il software di cui si rende disponibile agli utenti il cosiddetto “Codice Sorgente”, cioè le istruzioni scritte dal programmatore, che poi saranno tradotte nel linguaggio del computer per poter essere eseguite. Un software riesce a vendere solo se è già bello e pronto da usare, ma con un “meccanismo interno” incomprensibile, che l'utente non può trasformare. Se ognuno disponesse del “Codice Sorgente”, potrebbe trasformarlo per proprio conto e senza spesa. Ebbene, l'“Open Source” non solo esiste, ma soppianta via via il software commerciale. Non è solo perché è gratis, perché anche procurarsi programmi pirata non costa nulla, anche se è illegale. L'“Open Source” piace per una ragione più profonda: è più efficiente. Entrare nel codice sorgente permette agli utenti di correggere gli errori e accumulare collettivamente continui miglioramenti.
Questa logica si può trasferire nell'ambito dell'informazione.

Nello scenario desolante dell'informazione di oggi, che è anche in fortissima crisi, sia di credibilità sia di ricavi, la logica “Open Source” può offrire un'interessante alternativa. Così come un programmatore nel diffondere il “Sorgente” intende migliolare il programma, un blogger che rende pubblici i meccanismi e le fonti delle proprie analisi e inchieste, potenzia l'effetto delle “sue” notizie; perché quando la notizia è vampirizzata dalla blogosfera, ogni lettore può essere un "ripetitore intelligente".

C'è chi si aspetta che il blogger faccia un passo indietro, evitando di appesantire l'informazione con il proprio commento, che potrebbe essere inutile perché già la scelta dell'argomento da trattare racconta il pensiero di una persona molto più delle parole. Ma sembra prevalere casomai un'aspettativa opposta, ossia che il blogger imprima un genuino carisma personale, anche fazioso, che inneschi curiosità e voglia di approfondire proprio con la sua soggettività.

Chi partecipa a questa conferenza ha fatto una propria scelta, destinando tempo ed energie all'acquisizione di informazioni direttamente alla fonte, riferendo in un proprio blog del proprio lavoro e dei risultati conseguiti. Le finestre sulla Rete dei relatori di questo incontro si affacciano sui fatti da angolazioni sorprendenti.

Programma:

Coordina:
Vito Biolchini

Intervengono:
Glauco Benigni (http://www.youtube.com/user/glaucobenigni);
Pino Cabras (http://www.megachipdue.info);
Miguel Martinez (http://kelebek.splinder.com);
Felice Capretta (http://informazionescorretta.blogspot.com);
Michela Murgia (http://michelamurgia.altervista.org);
Uto Pio (http://www.facebook.com/uto.pio?ref=ts);
Claudia Zuncheddu (http://www.facebook.com/profile.php?id=100000511155738&ref=ts).
Federica Sgaggio (http://www.federicasgaggio.it).

La pagina dell'evento su Facebook: BLOGOSFERATU.

Categorie: