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Un video alla Dylan old style per aiutare Assange

Un po' di Dylan per Assange. E non importa se il menestrello di Duruth non ne sa nulla. Ormai le sue canzoni sono patrimonio di tutti e ognuno le usa come vuole. Così han fatto i "vetereani della pace" inglesi - sono loro i protagonisti dell'iniziativa - e hanno creato un piccolo capolavoro. Hanno rischiato, comunque, hanno rischiato grosso, perché la canzone di Dylan ripresa è nientemeno che è Subterranean Homesick Blues. Quel capolavoro tratto da Bringing It All Back Home, della primavera di quarantasette anni fa.

Un capolavoro e una pietra miliare nella storia musicale di Dylan, si sa. Perché confermava la sua svolta elettrica, perché anche nei testi lasciava sfumare le rime dichiaratamente politiche per abbracciare un'altra rivolta: quella dei linguaggi, quella di Kerouac, di Allen Ginsberg. E ancora: un capolavoro e una pietra miliare perché la canzone - che fu anche un 45 giri che sfondò nelle classifiche in America e in Inghltera - è stata una delle prime a diventare un video.

Certo, non fu ideato come una clip da vedere in tv. E del resto all'epoca nessuno neanche immaginava cosa potesse essere la Mtv. L'idea di accompagnare però immagini alla musica venne allo stesso Dylan e al regista D.A. Pennabaker che stava seguendo la sua tournéè inglese per farne un documentario. Ed è così che sono nate quelle immagini straordinarie: con un Dylan giovanissimo che tiene in mano i cartelli (la leggenda vuole che siano stati scritti la notte prima dallo stesso Dylan, assieme a Donovan, Allen Ginsberg, Bob Neuwirth in una delle tante feste improvvisate a cui davano vita), con su scritti i testi della canzone. Fogli che Dylan lascia cadere uno alla volta, man mano che procedono le rime.

Bene, la tecnica usata dal filmato dei VeteransForPeaceUk è esattamente la stessa. In qualche punto, le strofe sono state cambiate - come del resto anche il titolo, in questo caso è diventato: Ecuadorian Homesick Blues - ma resta soprattutto quel "Look out kid" - "stai attento ragazzo" - che da sempre caratterizza la canzone.
E non è finita, perché il gruppo inglese è riuscito a incidere il video nello stesso identico vicolo, dietro l'Hotel Savoy di Londra dove era stato girato quello di Dylan. Il risultato è davvero interessante. Serve alla causa di Aassange ma va visto in ogni caso.

da www.globalist.it

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