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La scandalosa estate di Sybilla nella Georgia tardocomunista

Tocca quota quindici il Cineforum del Giovedì, confermando in pieno le attese dell'Associazione culturale "Ponte Tazio" che mesi orsono nel quartiere Montesacro, a Roma, aveva voluto sperimentare l'ipotesi di una programmazione cinematografica di qualità che divenisse pure un momento di aggregazione e di confronto. L'appuntamento è dunque per il il 4 giugno, come sempre alle ore 20.15 al Caffè Letterario Liberthè - Domus Città Giardino (V. le Adriatico, 20). Al termine della proiezione, come di consueto, sarà allestito un piccolo buffet nell'accogliente terrazza dove ci si potrà trattenere in un clima di informale cordialità insieme agli organizzatori Andrea Usiello e Massimo Giuffrida. Per l'occasione, già in pò speciale, tornerà lo storico del cinema Ugo G. Caruso che proporrà un film da lui stesso scelto. Il titolo in programma è "L'estate dei 27 baci mancanti" (Georgia - Francia - Germania - Regno Unito 2000), diretto dalla regista georgiana Nana Djordjadze, a suo tempo presentato a Cannes nella Quinzaine des realisateures ed in seguito insignito di vari premi. Distribuito anche in Italia, passò piuttosto inosservato al pari di tanti altri film di qualità.

Ecco come ce lo presenta Caruso:

A dispetto della formula coproduttiva, il film mantiene l'autenticità dell'opera autoriale e quello spirito sovversivo e surreale tipicamente georgiano che pervade pure l'opera di un maestro come Otar Iosseliani. Il film racconta un'estate decisamente diversa, bizzarra, magica, indimenticabile, curiosamente racchiusa tra due eclissi, quella solare e quella lunare. Siamo da qualche parte nell'estremo Est dell'Europa e precisamente a Krasnye Utki (letteralmente belle anatre), nella Georgia tardocomunista. Qui un bel giorno, invitata dalla zia Martha per le vacanze, arriva Sybilla (Nuza Kuchianidze), una quattordicenne sensuale e vivace che ben presto con la sua giovanile esuberanza porterà lo scompiglio nel paese. La piccola comunità sembra infatti come percorsa da una irrefrenabile ondata di eccitazione che darà luogo a situazioni estreme ed esilaranti. Come in occasione della proiezione pubblica di "Emmanuelle", capostipite francese di un filone softcore e kitsch dei primi anni settanta, le cui sequenze più audaci indurranno gli eccentrici abitanti del paesino a goffe emulazioni. Frattanto a movimentare ulteriormente le cose dal nulla apparirà pure una nave che ha smarrito il mare insieme al suo mesto capitano francese (Pierre Richard). Sullo sfondo di luoghi incantatevoli enfatizzati dal tema musicale di Goran Bregovic, la frenetica ronde di amori, passioni, illusioni e delusioni nulla lascerà come prima. Sybilla è amata dal coetaneo Mickey (Shaco Iashvili) ma pur non ricambiandone i sentimenti gli concede il permesso di darle cento baci prima della sua partenza in autunno. Lei invece è innamorata del padre del ragazzo, lo svagato astronomo quarantunenne Alexander (Evgeni Sidichin). Questi, ambito vedovo e impenitente donnaiolo cui nessuna donna del villaggio sembra in grado di resistere, respinge però le esplicite attenzioni della ragazza. Un colpo di fucile, generato dalla gelosia, risuona all'improvviso mettendo fine al triangolo degli amori non corrisposti. Ma per arrivare a cento mancano ancora 27 baci...

Molto più dell'operina lieve e garbata, secondo il giudizio di critici superficiali e sussiegosi, "L'estate dei 27 baci mancanti" è una commedia percorsa da una grazia particolare che le consente di rappresentare situazioni boccaccesche nei modi d'un erotismo raffinato, una sorta di favola gioiosa ed assurda sul tema eterno ed universale della sessualità, oppure, se vogliamo, una ballata romantica e malinconica rimodulata in un tempo di allegro con brio che gli conferisce contagiosi effetti euforizzanti.