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Il 3d e la rete

di Leonardo Giuliano

Da qualche tempo il mondo della multimedialità è attraversato da una sempre più incombente novità tecnologica: la tecnica di ripresa stereoscopica, comunemente nota come 3D.

Questa sta sconvolgendo in tempi piuttosto rapidi il mercato cinematografico, esprimendo una fenomenologia specifica e peculiare che si caratterizza per la divaricazione tra immissione e diffusione nel mercato di un'innovazione tecnologica e tempi e modi della sua ricezione da parte dell'industria.

È infatti la prima volta che prima ancora che questa, a livello locale, sia pronta e attrezzata per recepirla e riprodurla, una nuova tecnica di diffonde sul mercato “theatrical”.

In genere la nostra industria è sempre stata in grado di sperimentare, collaudare, gestire l'innovazione molto prima che la sala, tradizionalmente lenta e poco disponibile all'adeguamento tecnologico, si aggiornasse.

Questa volta invece, mentre la sala è già pronta per un consistente 25/30 per cento del mercato, l'industria non è ancora in grado di padroneggiare la tecnologia, lasciando così campo libero a quella americana e asiatica, sempre più aggressiva.

Nel frattempo il mondo televisivo segue con molta attenzione il fenomeno e non è escluso che già dal prossimo anno sul mercato cominceranno ad arrivare i primi televisori capaci di riprodurre immagini a tre dimensioni. Una tendenza che scoppierà quando l'offerta HD verrà saturata e l'ausilio di una nuova tecnologia sarà vitale per rilanciare il mercato.

Tra l'altro, un recente articolo del New York Times, avverte che la convergenza tra Internet e televisione è ormai una realtà del presente e sta per divenire terreno di scontro tra i colossi del web. Google sta approntando accordi industriali e commerciali con Sony, Intel e Logitech per far nascere Google Tv, una nuova piattaforma televisiva, basata sul sistema Android, per portare direttamente sul televisore di casa, oltre ai programmi televisivi, tutte le potenzialità del web e della rete.

In questo scenario in evoluzione tutta l'attenzione è perciò rivolta a questa.

La rete per definizione è autarchica, con una forte capacità di autodeterminazione rispetto ai tempi di ricezione, sviluppo e diffusione di ogni tipo di innovazione. Questa caratteristica le consente di spiazzare il resto del mercato, come in più di un'occasione ha già fatto.

Dal punto di vista del 3d, infatti, la tecnologia della rete è sostanzialmente già pronta e scaricabile. Video stereoscopici sono disponibili in forma sperimentale sul canale Youtube, mentre si diffondono browser per la navigazione 3d in rete.

Cosa significa questo? Cosa comporta per gli scenari futuri della realizzazione e distribuzione di prodotti multimediali a tre dimensioni? Quali saranno gli attori di questa innovazione? E quali i nuovi consumatori? Come reagiranno gli utenti della rete? Rimarrà un fenomeno di nicchia per gli appassionati o diventerà la nuova killer application?

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