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Ischia Film Festival 8ª edizione 4-10 luglio 2010

Dal 4 al 10 luglio si svolge con ottimo successo di pubblico nel Castello Aragonese di Ischia l’ottava edizione dell’Ischia Film Festival, il concorso cinematografico internazionale che attribuisce un riconoscimento artistico alle opere audiovisive, ai registi, ai direttori della fotografia e agli scenografi, che hanno maggiormente valorizzato le location italiane e internazionali sottolineandone i paesaggi e l'identità culturale. Le “location”, quindi, in una “location” estremamente suggestiva che offre arte e paesaggi marini e che permette di assistere alle proiezioni percorrendo cinquecenteschi viottoli e strette scale per inseguire un “corto” nella Cattedrale dell’Assunta, un documentario nel Chiostro delle Clarisse, un filmone nel Piazzale delle Armi. Michelangelo Messina, direttore artistico dell’Ischia Film Festival, col coordinamento di Enny Mazzella ed Elina Messina hanno selezionato quasi cento opere, tra lungometraggi, documentari e cortometraggi, provenienti da tutto il mondo, per un programma sviluppato in più sezioni:

PRIMO PIANO (non competitiva): lungometraggi italiani ed internazionali che, nell’attuale stagione cinematografica, hanno dato ampio spazio alle location come elemento narrativo essenziale al racconto cinematografico.

CONCORSO: documentari e corti nazionali ed internazionali, in gara per aggiudicarsi il premio Ischia come miglior documentario e cortometraggio del Festival.

LOCATION NEGATA: una sezione speciale competitiva per opere che, pur ponendosi in un’ottica di valorizzazione dei luoghi, raccontano il territorio violato dalle contraddizioni della civiltà e del progresso, i diritti o le speranze di quei popoli calpestati dalla guerra o colpiti da calamità naturali.

SCENARI: corti e documentari fuori competizione provenienti dalle cinematografie più lontane e vitali.

EUROMEDITERRANEO (non competitiva): l’ incontro/scontro tra culture apparentemente agli antipodi in opere che nascono anche dalla collaborazione di forze imprenditoriali appartenenti ai paesi del Mediterraneo, e che ne raccontano la storia, l’identità culturale ed il territorio.

Il festival è stato aperto in anteprima italiana da “NEW YORK, I LOVE YOU”, un film corale composto da undici cortometraggi ambientati tutti nella Grande Mela per descrivere storie d’amore. A firmare gli undici episodi alcuni tra i registi più interessanti della scena internazionale; dal francese Yvan Attal al tedesco Fatih Akin, all’indiana Mira Nair.

Ieri mattina si è svolto “Location - Location irreali - Non luoghi: Illusione culturale e verità nel cineturismo” un convegno sul cineturismo con esperti del settore, per riflettere sulla riproducibilità di un luogo in un teatro di posa o con un virtuosismo digitale o con altre location più attraenti dal punto di vista fiscale. Fare da sfondo alle storie del cinema arricchisce un territorio in termini turistici, proprio per questo si domanda attenzione ai responsabili della gestione di spazi pubblici e privati per la loro valorizzazione in relazione a produzioni cinematografiche o televisive.

Sabato sera dalle 21 serata di gala e premiazione delle opere in concorso.

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