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Lusi in the sky e Rutelli

di Ugo G. Caruso

Come nei migliori gialli, l'indizio che avrebbe dovuto metterci sull'avviso era stato evidenziato con chiarezza. Anzi, era stato pure filmato. Eppure nessuno l'ha collegato alla soluzione del fattaccio. Per trovare la chiave decifrativa bastava in effetti rivedere una vecchia puntata di Telecamere in cui una salottiera e accondiscendente Anna La Rosa intervista Francesco Rutelli. Quando gli chiede da quale libro non si separa mai, questi risponde con finta prontezza del candidato cui sono state passate prima le domande: “La rivoluzione liberale” di Piero Gobetti. Ovviamente il tutto si svolge qualche anno prima che l'ex sindaco di Roma venisse folgorato sulla via della Conciliazione e che in spregio a quegli ideali risorgimentali, liberali e anticlericali trasformasse la storica piazza del Risorgimento del quartiere Prati in un anonimo bivacco a beneficio di frotte di pellegrini che ogni giorno, discesi da confortevoli e accessoriati torpedoni, si riversano in corteo nell'adiacente piazza S. Pietro.

Il Manifesto, bene comune

di Stefano Corradino*

Sono cresciuto giornalisticamente con Il Manifesto. Avevo più o meno 14 anni quando ho cominciato a leggerlo. Non so bene cosa cercassi in un quotidiano. A quell'età ti fai un sacco di domande sulle cose del mondo e magari in un giornale cerchi delle risposte. Io cercavo altre persone che si ponevano i miei stessi interrogativi. E le ho trovate nel Manifesto. Ed è per questo che ho instaurato negli anni un rapporto di complicità a distanza con Luigi Pintor, Rossana Rossanda, Luciana Castellina, Valentino Parlato, Ida Dominjanni, Norma Rangeri e tanti altri con cui sentivo di condividere, pur non conoscendoli direttamente, una visione altra del mondo, un "pessimismo attivo" che non è rassegnazione all'ineluttabile ma convinzione di poter cambiare il mondo, a partire da sé.

IL SENSO DI GIANNI PER LA NEVE

Vogliamo le dimissioni di Alemanno. Non da sindaco, da alpinista. Uno che si è fatto riprendere in montagna in tutte le salse, in teoria dovrebbe avere una qualche dimestichezza con la neve. E dovrebbe sapere che 35 mm di pioggia si trasformano in centimetri, se nevica, come molti prevedevano. Uno che non si vorrebbe mai avere come compagno di cordata, visto come si comporta davanti a una tempesta imprevista.

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