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Omaggio a Gabo Marquez (Le magie di Melquiades e il realismo del frigorifero)

Omaggio a Gabo Marquez (Le magie di Melquiades e il realismo del frigorifero).

di Zap Mangusta

Dopo un esilio di 87 anni che lo ha costretto a vivere in un pianeta ridondante di ingiustizie soprusi e in una bellissima terra ma ricca di violenza, droga e ingiustizie, Gabo Garcia Marquez finalmente è ritornato nel suo mondo. Che non è del tutto il nostro.

Per ciò che mi riguarda, io l’ho conosciuto come tanti, nel 1975, attraverso le pagine del suo “Cien anos de soledad” (sono per metà latino-americano e dunque posso chiamarlo così.) Credo che il suo “100 di solitudine“ non si possa definire soltanto come “un libro” ma che possa assurgere ad una vera propria condizione dell’animo umano.

Rivoluzione in FM, dopo Audiradio arriva il Meter

Dopo il fallimento del fratello dell'Auditel, le misurazioni degli ascolti provano a cambiare tecnologia. Ma la macchina non è ancora partita e già s'inceppa

di Giulio Gargia*

Non bastavano i famigerati meter Tv dell'Auditel, ora arrivano anche quelli per la radio. Da più di un anno i diversi istituti di ricerca sulle indagini di ascolto, Nilsen, Ipsos, Eurisko e Médiamétrie, stanno sperimentando infatti i modelli di PPM, ovvero Meter Personale Portatile, su cui verranno riparametrati gli ascolti radiofonici.

In sostanza, sarà questo lo strumento con cui si formerà la classifica delle radio nazionali e locali a cui assegnare la pubblicità a seconda della quantità e del genere dei loro ascolti. In ballo ci sono 500 milioni di euro di pubblicità, che è la cifra annuale che le aziende investono nel mezzo radiofonico. Soldi che vanno divisi tra radio nazionali (quasi tutto) e locali (quasi nulla). Ma il 21 novembre, nell'ultima riunione del Tavolo Tecnico, convocato dall'AGCOM per trovare parametri condivisi tra gli operatori, questi stessi istituti hanno richiesto una condizione che rischia di fermare tutto: e cioè che siano anonimi, i risultati dei test sul campo, quelli operativi (quando il meter viene fisicamente affidato all'ascoltatore campione scelto) ovvero non si sappia da quale fonte vengono i dati. Una condizione che ha provocato una rivolta di tutti i partecipanti al Tavolo, per la mancanza di trasparenza di una richiesta  che sembra immotivata. In realtà, sembra che negli Istituti sia prevalso il timore che si formi negli operatori un pregiudizio verso un sistema o una tecnologia dell'uno piuttosto che dell'altro anticipando così una propensione verso una scelta di meter che costituisce comunque un affare per chi se lo vedrà affidato.

Lavorare di meno e guadagnare di più, ecco la ricetta di Latouche

Il libro dell'economista francese “Incontri di un obiettore di coscienza”, spiega come si è giunti all'apice della crisi, svela il falso mito della produttività e indica il suo percorso per una nuova economia a servizio delle persone e dei popoli.

"E' un paradosso affermare che siamo in crisi. Nel 1972 c'era una crisi ecologica, prima ancora nel maggio 1968 c'era stata una crisi culturale e i giovani sono ancora oggi in questo tipo di crisi. Venne il tempo della Thatcher e di Ronald Regan, una controrivoluzione neoliberista che ci ha portato a questa situazione. Siamo in una crisi sociale e, con il fallimento della Lehman Brothers, dal 15 settembre 2008 ci troviamo in una crisi economica. Tutte queste crisi si mescolano e generano una crisi di civiltà, la crisi della civiltà occidentale. Siamo solo all'inizio, la situazione peggiorerà nei prossimi mesi e anni.

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