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Contro i giornalisti, ecco la maggioranza del rancore

di Antonio Mango

Và dove ti porta il cuore. E il cuore di 131 senatori ha pulsato segretamente per il carcere. Un anno di detenzione per i giornalisti colpevoli di diffamazione a mezzo stampa. In alternativa la pena pecuniaria di 50mila euro. Questo l’ennesimo disegno di legge, riscritto dall’ennesimo emendamento, proposto dall’ennesima Lega in libera uscita, spalleggiata dall’ennesimo Rutelli che fa la faccia feroce. In pratica –dice anche il capo dell’Api- nessun giornalista entrerebbe mai in cella, ma basta il principio. Anzi, basta la parola. Battaglia semantica che nasconde e divide due modi di intendere la civiltà. Carcere o non carcere? Non è questione del quantum, ma della res (pubblica) ovvero del cosa e del se. Se la galera può essere mai concepita per un reato di diffamazione a mezzo stampa o se, piuttosto, occorre fornire alla vittima tutte le garanzie di recupero dell’onorabilità e comminare al diffamante la giusta pena, ma senza indurre la categoria dei giornalisti all’autocensura.

Il ciclone PSY: dalla Rete con furore

Gangnam, il passo di danza coreano che ha battuto lady Gaga e stracciato i record di You Tube, sbarca in Italia

di Antonio Mango

Fenomeni e derelitti del web. Chi naviga nella politica deve baciar terra se riesce a guadagnare qualche migliaio di contatti. Renzi e la mejo gioventù di Grillo sono il top della generazione della Rete. Più di 8.400 visualizzazioni per il primo in occasione del discorso di Torino del 21 ottobre. Più di 52mila per il comunicato politico del 29 ottobre emesso dal padre putativo del movimento che ha “scassato” in Sicilia. Chissà quanti contatti faranno i cinque delle primarie Pd sul player di Sky.it. Il tecno-rapper Psy, invece, mette in rete il Gangnam style, un passo di danza che sta facendo furore nella web-realtà, e in poche settimane registra 500 milioni di contatti (e 30mila giovanissimi all’ultimo flash mob di piazza del Popolo). La differenza, in termini di visualizzazioni, è tra Sandy e una pioggerellina d’autunno.

Calcio sconnesso

Abbiamo fatto i Conte senza l'oste?

Di Antonio Mango

L’ultima è che Conte (ancora squalificato) telefona a Prandelli per raccomandargli i suoi negli allenamenti. Dialogo di fantasia: “Ciao Cesare, come stai? In bocca al lupo per la nazionale. Ti chiedo solo una cortesia: negli allenamenti tieni conto dei miei, che dopo un po’ devono giocare col Napoli. In particolare di Pirlo. Ti saluto e forza Italia”.

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