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Gli alieni? Potrebbero vivere sotto l'Antartide

di Andrea Dosi

C'è un lago a oltre 3600 metri sotto i ghiacci del polo sud in cui potrebbero proliferare nuove forme di vita. E' il lago Vostok, il lago di acqua dolce più grande dei 70 laghi subglaciali dell'Antartide e il più grande lago subglaciale del mondo: è lungo 250 km, largo 50 km e profondo 600 metri; si estende per una superficie di 12000 km quadrati, praticamente quanto la Campania. Se gli scienziati troveranno delle forme di vita nel lago Vostok, allora vuol dire che la vita potrebbe proliferare ovunque, anche in ambienti extraterrestri. Anche se si trattasse semplicemente di batteri sarebbe una scoperta scientifica importantissima, perché è da questi che poi si è originata la vita delle piante e degli animali. I ricercatori russi sono riusciti a raggiungere dopo 30 anni il lago Vostok, perforandolo fino alla superficie, e adesso studieranno cosa c'è nell'acqua dolce del lago polare.

“Margherita”, scoperta una versione hard. Cocciante fa causa a Lusi

di Velociraptor

Dopo la guerra delle battute rubate tra Crozza e il web, arriva la battaglia delle canzoni sul caso Lusi. Ci si divide tra chi aveva intuito tutto da anni leggendo i testi di “Lucy in the sky with diamonds”, gli aficionados di Battisti che ricordano il monito preveggente del grande interprete che creò il refrain “Lusi, Lusi, di solito così non si fa” e chi invece sostiene che Parisi aveva denunciato tutto in anticipo perché da sempre è stato un appassionato di Cocciante.

Lusi in the sky e Rutelli

di Ugo G. Caruso

Come nei migliori gialli, l'indizio che avrebbe dovuto metterci sull'avviso era stato evidenziato con chiarezza. Anzi, era stato pure filmato. Eppure nessuno l'ha collegato alla soluzione del fattaccio. Per trovare la chiave decifrativa bastava in effetti rivedere una vecchia puntata di Telecamere in cui una salottiera e accondiscendente Anna La Rosa intervista Francesco Rutelli. Quando gli chiede da quale libro non si separa mai, questi risponde con finta prontezza del candidato cui sono state passate prima le domande: “La rivoluzione liberale” di Piero Gobetti. Ovviamente il tutto si svolge qualche anno prima che l'ex sindaco di Roma venisse folgorato sulla via della Conciliazione e che in spregio a quegli ideali risorgimentali, liberali e anticlericali trasformasse la storica piazza del Risorgimento del quartiere Prati in un anonimo bivacco a beneficio di frotte di pellegrini che ogni giorno, discesi da confortevoli e accessoriati torpedoni, si riversano in corteo nell'adiacente piazza S. Pietro.

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