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Il Manifesto, bene comune

di Stefano Corradino*

Sono cresciuto giornalisticamente con Il Manifesto. Avevo più o meno 14 anni quando ho cominciato a leggerlo. Non so bene cosa cercassi in un quotidiano. A quell'età ti fai un sacco di domande sulle cose del mondo e magari in un giornale cerchi delle risposte. Io cercavo altre persone che si ponevano i miei stessi interrogativi. E le ho trovate nel Manifesto. Ed è per questo che ho instaurato negli anni un rapporto di complicità a distanza con Luigi Pintor, Rossana Rossanda, Luciana Castellina, Valentino Parlato, Ida Dominjanni, Norma Rangeri e tanti altri con cui sentivo di condividere, pur non conoscendoli direttamente, una visione altra del mondo, un "pessimismo attivo" che non è rassegnazione all'ineluttabile ma convinzione di poter cambiare il mondo, a partire da sé.

IL SENSO DI GIANNI PER LA NEVE

Vogliamo le dimissioni di Alemanno. Non da sindaco, da alpinista. Uno che si è fatto riprendere in montagna in tutte le salse, in teoria dovrebbe avere una qualche dimestichezza con la neve. E dovrebbe sapere che 35 mm di pioggia si trasformano in centimetri, se nevica, come molti prevedevano. Uno che non si vorrebbe mai avere come compagno di cordata, visto come si comporta davanti a una tempesta imprevista.

I Simpson ospitano Julian Assange

Julian Assange interpreterà sé stesso nella 500esima puntata dei Simpson. Lo ha rivelato il sito di Entertainment Weekly, secondo cui quest`estate il fondatore e redattore di Wikileaks avrebbe registrato la sua voce per l`iconica puntata che andrà in onda, negli Stati Uniti, il prossimo 19 febbraio.

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